Una donna romena di 36 anni, Ana Maria Cracium, è morta otto mesi dopo essersi sottoposta a un intervento di liposuzione a gambe, fianchi e pancia, effettuato all’interno dello studio chirurgico del dott. Mattia Colli a Milano. Ora indagato per omicidio colposo nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla procura di Milano.
9 mesi di agonia, muore dopo #liposuzione https://t.co/hqXgR1cXFc pic.twitter.com/osPcZ2t9kN
— Adnkronos (@Adnkronos) April 13, 2018
In base alle prime ricostruzioni dei Carabinieri, la donna si sarebbe recata presso un hospice di Orzinuovi, in provincia di Brescia, dove le hanno diagnosticato un’infezione in uno stato avanzato. Gli inquirenti hanno posto sotto sequestro computer, telefoni e altri documenti rinvenuti nello studio medico. Saranno necessarie numerose perizie per stabilire una connessione tra l’operazione chirurgica e la morte di Ana Maria Cracium, a riferirlo l’avvocato Laura Gravina che assiste il compagno della donna.
Non si esclude, infatti, che l’infezione sia stata contratta in un ospedale di Bucarest, in Romania, dove la scorsa estate la donna è stata più volte ricoverata e operata o se i farmaci assunti dopo l’intervento fossero adeguati. Si attende l’autopsia sul cadavere di Ana Maria Cracium.
Intanto il Centro di chirurgia plastica ed estetica MC di Milano «continua ad essere operativo» e il chirurgo «è tornato al lavoro perché si tratta di un medico di alto livello che opera in una struttura importante, autorizzata e che ha tutti i parametri in regola» ha spiegato l’avvocato Gian Filippo Schiaffino, difensore del 32enne.
(chc)