A Soltarico, frazione di Cavenago d’Adda in provincia di Lodi, la pianura padana non è più piatta. In un terreno distante poche centinaia di metri dal paese e dalla “lanca di Soltarico”, sito protetto di interesse europeo, si innalzano 30 metri di spazzatura. Da fuori si vede solo una collina, ma dietro la terra si nascondono rifiuti chiamati “speciali non pericolosi”, anche se nessuno sa cosa si sia scaricato al suo interno, né da dove siano arrivati. Quel che è certo è che dal 1993, anno in cui il primo camion fece ingresso nella discarica, la “collina” è cresciuta quanto un palazzo di 10 piani. Dal 26 ottobre 2014 l’attività della discarica è ferma per via di una diffida della Provincia. Il 12 marzo scorso è giunta la notizia del sequestro preventivo del sito, appartenente alla società Ecoadda. I reati contestati sono smaltimento di rifiuti non autorizzati, utilizzo di atti falsi e inquinamento delle acque di falda.
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