Barcellona, Verstappen vola. Ferrari ancora notte fonda

Ѐ sempre di più un assolo di Max Verstappen. Il campione del mondo in carica trionfa nel Gran Premio di Barcellona e conquista la terza vittoria consecutiva. Quella che una settimana fa era solo un’ipoteca sul mondiale diventa sempre di più una certezza. Con la ciliegina del Grand Chelem (pole position, giro veloce e gara comandata dalla prima all’ultima curva). Sul podio anche le due Mercedes. Malissimo le Ferrari, nonostante le modifiche alla SF-23. 

Sempre super Max

Il Grand Chelem incorona un weekend assolutamente dominato da Verstappen. Sempre al comando, dalle prime prove libere fino alla bandiera a scacchi. Una leadership mai in discussione se non per le prime curve del GP di domenica 4 giugno, in cui la Ferrari di Carlos Sainz gli ha morso le ruote posteriori.

Nelle qualifiche di sabato 3, Max aveva abortito l’ultimo giro lanciato (in cui si stava migliorando di oltre due decimi), conquistando la pole con mezzo secondo di distacco da Sainz. Olandese volante, letteralmente.

Primi giri ottimi per le Mercedes, che costruiscono qui il doppio podio. Lewis Hamilton supera Norris per la terza piazza e George Russell sale dalla sesta fila al quinto posto. Charles Leclerc, partito dalla pit lane, fatica enormemente con la mescola dura ed è costretto al primo pit stop già dopo 17 tornate. Le Mercedes, che hanno una gestione gomme ben superiore, si posso permettere di stare in pista ancora per una decina di giri montando le soft. Le Red Bull, invece, optano per una strategia a una sola sosta.

«Abbiamo un’inconsistenza incredibile, visto che dopo pochi giri siamo stati costretti a cambiare le gomme dure», così Leclerc ai margini della gara. «Il problema delle gomme ormai ce lo portiamo dietro da tanto tempo, è ingestibile. Per me è una delusione grande, mi aspettavo di fare molto di più, ma con questa macchina capire il comportamento è impossibile».

Riecco Sir Lewis Hamilton

A metà gara, la strategia (e la macchina) Ferrari non paga. Sainz cade dalla seconda alla quarta piazza, subendo prima il sorpasso di Hamilton e poi quello di Russell. Il motivo? Le gomme. In questo caso la mescola morbida, che con un graining esagerato ha fatto perdere allo spagnolo fino a tre secondi al giro. A tre giri dal termine, passa anche Sergio Perez.

Vince Verstappen, come ha fatto in 18 delle ultime 25 gare. Prosegue la striscia di imbattibilità della scuderia di Milton Keynes, che non ha mai abbandonato quella prima piazza dall’inizio della stagione.

Meravigliosa la Mercedes, che come lo scorso anno sfrutta gli aggiornamenti e gli sviluppi in corso d’opera per migliorare notevolmente le sue monoposto. Hamilton torna secondo dopo il GP di Melbourne. Russell fa un capolavoro, e riguadagna un podio che mancava dal GP di San Paolo dello scorso anno. Ferrari troppo brutte per essere vere, innovazioni o meno.

Mercedes in crescita

La novità del weekend di Barcellona è la crescita della Mercedes. Le frecce d’argento hanno dimostrato un passo notevole, non a livello della Red Bull, ma sufficiente per diventare la seconda forza. La scuderia inglese ha conquistato il primo doppio podio stagionale, dimostrando che gli aggiornamenti portati in Spagna sono efficaci.

Lo stesso non si può dire della Ferrari. La Rossa ancora una volta ha manifestato problemi con la gestione delle gomme. Il degrado eccessivo è il tallone d’Achille di Maranello che non riesce a percorrere gli stessi giri dei rivali. Leclerc nonostante avesse montato le hard al via, è entrato ai box prima delle Mercedes e di molte altre monoposto. Un segnale inequivocabile di questa difficoltà. I tanto decantati e attesi sviluppi non hanno cambiato nulla.

L’altra delusione del fine settimana spagnolo è l‘Aston Martin. La casa di Gaydon è incappata nella peggiore gara stagionale e per la seconda volta in stagione Fernando Alonso non è salito sul podio. Il padrone di casa era attesissimo dai suoi tifosi, ma la macchina non lo ha assistito. L’Aston Martin ha faticato sia in qualifica che in gara e Lance Stroll per la prima volta è riuscito a battere il compagno di squadra sia sabato che domenica. In vista del Canada qualcosa andrà rivisto, nella speranza che a Montréal non continui a regnare la noia, bensì lo spettacolo.

ORDINE D’ARRIVO

1. Verstappen (Red Bull); 2. Hamilton (Mercedes); 3. Russell (Mercedes); 4. Perez (Red Bull); 5. Sainz (Ferrari); 6. Stroll (Aston Martin); 7. Alonso (Aston Martin); 8. Ocon (Alpine); 9. Zhou (Alfa Romeo); 10. Gasly (Alpine); 11. Leclerc (Ferrari)

CLASSIFICA PILOTI

1. Max Verstappen 170; 2. Sergio Perez 117; 3. Fernando Alonso 99; 4. Lewis Hamilton 87; 5. George Russell 65; 6. Carlos Sainz 58;  7. Charles Leclerc 42; 8. Lance Stroll 35; 9. Esteban Ocon 25; 10. Pierre Gasly 15

CLASSIFICA COSTRUTTORI

1. Red Bull 287, 2. Mercedes 152; 3. Aston Martin 134, 4. Ferrari 100, 5. Alpine 40, 6. McLaren 17, 7. Haas 8, 8. Alfa Romeo Racing 8, 9. Alphatauri 2, 10. Williams 1.

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