Gp Montecarlo: Verstappen ancora principe, Ferrari buio pesto

Verstappen

Continua il dominio di Max Verstappen. Domenica 28 maggio il campione del mondo in carica ha vinto anche il Gran Premio di Montecarlo, staccando il compagno di scuderia Sergio Perez e ipotecando già il terzo mondiale consecutivo. Secondo posto per Fernando Alonso, terzo a sorpresa Esteban Ocon.

Malissimo le Ferrari, che dopo le incomprensioni della qualifica di sabato 27, hanno sbagliato la strategia condannando Charles Leclerc e Carlos Sainz al sesto e ottavo posto.

L’olandese volante

Che a Montecarlo la gara conti relativamente poco è di pubblico dominio. Bisogna fare bene in qualifica, e questo ti garantisce (o quasi) un buon piazzamento nel GP della domenica. Ed è quello che Max Verstappen ha fatto alla perfezione.

Primo e secondo settore in ritardo rispetto all’eterno Fernando Alonso. Il terzo settore è un capolavoro: 3 decimi mangiati al pilota spagnolo sfruttando le barriere monegasche come trampolino per la sua monoposto. Il terzo posto di Leclerc nella qualifica è stato vanificato dalla penalità per impeding ai danni di Lando Norris. In poche parole il muretto non è stato abbastanza celere nel far spostare il pilota della Rossa durante il giro lanciato dell’inglese. Penalità: tre posti in griglia e vittoria resa impossibile nel cittadino del Principato, famoso per rendere complicati i sorpassi.

E questo viene confermato dalla prima parte di gara. Il trenino si snoda senza scossoni dalle posizioni iniziali. Verstappen-Alonso-Ocon il trio di testa. Poi Sainz, Hamilton e Leclerc. Al giro 11, Sainz prova l’attacco a Ocon all’uscita dal tunnel, ma la sua ala entra in contatto con la ruota posteriore del francese. In fondo, a Monaco non importa girare più veloci di quelli dietro, basta saper fare le spalle grosse quando serve.

Anche il muretto di Maranello si fa battere dalla controparte Alpine: Ocon si ferma un giro prima della SF-23 di Sainz e riesce a tenere la posizione, evitando il rischio di undercut.

Driving in the rain

Al giro 52 su 78 arriva la pioggia. La Ferrari di Leclerc si era fermata solo sei giri prima (errore grave di strategia). Le slick non reggono l’asfalto: Verstappen e Perez sbandano vistosamente, Sainz la mette di traverso e perde tre posizioni. Il muretto rosso richiama un giro troppo tardi le due monoposto, tra l’altro costrette al double-stack (pit-stop uno dietro l’altro che rallentano inevitabilmente il secondo pilota, in questo caso Sainz).

Russell-Mercedes-Monaco
George Russell sotto la pioggia di Monaco, davanti alla Ferrari di Leclerc

Leclerc rientra sesto, Sainz addirittura ottavo. Ma è un doppio errore, nato da un problema che ormai dura da più di un anno. «In gara le gomme hanno un degrado eccessivo – ha spiegato il pilota monegasco ai microfoni di Sky Sport – Pensavo che qui a Monaco la criticità non si sarebbe presentata, ma a un certo punto ero in grande difficoltà. Non ho potuto fare altro che rientrare ai box».

Frederic Vasseur, team principal 55enne, ha allontanato le critiche: «Non penso sia giusto parlare di poca attenzione da parte nostra dal punto di vista strategico. Sono accadute cose che non puoi sapere a priori ed è andata così».

La bandiera a scacchi incorona nuovamente principe Max, un eterno Alonso e un sorprendente (e opportunista) Ocon. Bene le due Mercedes, che hanno reagito velocemente agli scrosci di pioggia e si sono piazzate quarta e quinta. L’errore di Checo Perez in qualifica e una serie di errori in gara condannano il messicano a una misera sedicesima posizione. E Verstappen è sempre più al comando del mondiale.

Il muretto Ferrari torna nel mirino

Il Gran Premio di Montecarlo ha riportato al centro delle polemiche il muretto Ferrari. Il passaggio alle gomme intermedie della Rossa è stato tardivo, condannando sia Leclerc che Sainz. Lo spagnolo sebbene fosse partito quarto ha chiuso ottavo, in un circuito in cui i sorpassi sono storicamente proibitivi. Sainz ci ha messo del suo con un lungo, ma la strategia di Maranello è stata sbagliata. I piloti dovevano essere chiamati ai box un giro prima. Il temporale ha compromesso la gara del Cavallino, che però ancora una volta ha manifestato difficoltà nel gestione dei pneumatici.

Leclerc, partito con le hard proprio in attesa della pioggia, è stato costretto a rientrare ai box sei giri prima del suo arrivo proprio a causa del degrado gomme. La rapida usura continua a essere il problema più grande in casa Ferrari. La macchina in qualifica funziona, ma in gara perde performance dopo pochi giri. Monaco era l’occasione di sfruttare le qualità sul giro secco per partire davanti e gestire la gara dal primo posto. Ma il piano è fallito e oltretutto Leclerc è stato penalizzato per impeding a Norris. Il ritardo nell’avvertire il monegasco dell’arrivo del pilota della McLaren è il manifesto di una scuderia in confusione e a cui serve una scossa.

Aston Martin che peccato

Chi può recriminare per il proprio piazzamento è anche Alonso e l’Aston Martin. Lo spagnolo è stato l’unico a reggere il ritmo di Verstappen e con l’arrivo della pioggia ha avuto l’occasione per prendersi il primo posto. Appena iniziato il temporale, la scuderia inglese ha richiamato ai box il due volte campione del mondo. Ma ha montato le gomme medie sulla vettura numero 14, costringendo l’ex ferrarista a un secondo pit stop pochi giri dopo. Se l’Aston Martin avesse colto l’attimo mettendo subito le intermedie ad Alonso, lo spagnolo avrebbe avuto la chance di sopravanzare Verstappen. Non sapremo mai se ci sarebbe riuscito, ma il rammarico resta.

Nonostante ciò, Alonso ha offerto un’altra grande prestazione conquistando il quinto podio in sei gare. E l’Aston Martin rimane la seconda forza in campo dopo la Red Bull. Chissà che da qui a fine stagione il 41enne di Oviedo non riesca a ritrovare la vittoria.

ORDINE D’ARRIVO

1. Verstappen (Red Bull); 2. Alonso (Aston Martin); 3. Ocon (Alpine); 4. Hamilton (Mercedes); 5. Russell (Mercedes); 6. Leclerc (Ferrari); 7. Gasly (Alpine); 8. Sainz (Ferrari); 9. Norris (McLaren); 10. Piastri (McLaren)

CLASSIFICA PILOTI

1. Max Verstappen 144; 2. Sergio Perez 105; 3. Fernando Alonso 93; 4. Lewis Hamilton 69; 5. George Russell 50; 6. Carlos Sainz 48;  7. Charles Leclerc 42; 8. Lance Stroll 27; 9. Esteban Ocon 21; 10. Pierre Gasly 14

CLASSIFICA COSTRUTTORI

1. Red Bull 249, 2. Aston Martin 120, 3. Mercedes 119, 4. Ferrari 90, 5. Alpine 35, 6. McLaren 17, 7. Haas 8, 8. Alfa Romeo Racing 6, 9. Alphatauri 2, 10. Williams 1.

Christian Leo Dufour

Young Reporter per il CIO alle Olimpiadi Invernali Giovanili di Gangwon 2024 e collaboratore del fattoquotidiano.it. Valdostano in trasferta a Milano. Motivato e sempre pronto a fare nuove conoscenze. Laureato in comunicazione, media e pubblicità alla IULM. Il mio sogno è il giornalismo sportivo. L'ambizione: far conoscere gli sport invernali, il ciclismo e tutte le discipline olimpiche a un pubblico sempre più ampio

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