Titanic: The Digital Resurrection. Il documentario

È in arrivo l’11 aprile il documentario Titanic: The Digital Resurrection prodotto da Atlantic Production per National Geographic. Poco più di un secolo dopo la tragedia è partito il progetto che vuole far “risorgere” una delle navi più famose della storia.

Il gemello digitale

Una copia digitale del Titanic, è stata realizzata grazie al lavoro di due robot subacquei, chiamati Romeo e Juliet, che sono stati inviati sottacqua a esplorare i resti del relitto. La raccolta di dati ammonta a 16 terabyte e 715 mila immagini riprese in 4k. Dal 2022 ingegneri, storici ed esperti forensi sono al lavoro per ricreare questo “gemello digitale” del Titanic, che vorrebbe essere una copia perfetta dal transatlantico. Lo scopo, oltre studiare la nave e le dinamiche della tragedia, è quello di conservarne la memoria, dal momento che l’originale, sommerso dalle acque, negli ultimi anni sta subendo gli effetti del tempo. La cancellata a prua, quella di Jack e Rose nel film, per esempio si sta lentamente sgretolando.

Le scoperte

La ricostruzione ha anche permesso a storici e studiosi di scoprire dettagli inediti della tragedia e del relitto al largo dell’isola canadese di Terranova nell’Atlantico che saranno presentati nei 90 minuti di documentario. Tra le sezioni più affascinanti c’è la sala caldaie: è proprio lì che la nave si è spezzata prima di inabissarsi. Secondo le nuove ricostruzioni, l’ambiente appare concavo, un elemento che confermerebbe la testimonianza di alcuni sopravvissuti, secondo cui le luci sarebbero rimaste accese fino all’ultimo istante. Proprio in quella zona, infatti, morirono almeno 35 ingegneri, rimasti in sala caldaie non solo per garantire l’illuminazione, ma anche per cercare di comunicare via radio segnalando lo stato d’emergenza. Il gruppo si sarebbe trattenuto lì per oltre due ore dopo l’impatto. Una valvola al vapore rimasta aperta (visibile solo grazie alla ricostruzione digitale del transatlantico) confermerebbe quest’ipotesi.

Titanic, 1912
La notte della tragedia

Il Titanic è affondato la notte tra il 14 e il 15 aprile 1912 nel suo viaggio inaugurale da Southampton in direzione di New York. La nave entrò in collisione con un iceberg, causando una faglia nello scafo sotto la linea di galleggiamento. Rapidamente l’acqua invase i primi cinque compartimenti stagni, il gavone di prua, tutte e tre le stive postali e il locale della caldaia. In 2 ore e 40 la nave si inabissò. Su oltre 2000 persone a bordo, persero la vita 1518 persone, compresi i membri dell’equipaggio. Molti dei passeggeri di prima classe, tra cui anche personaggi illustri come J.J. Astor e Banjamin Guggenheim, trovarono la morte nelle loro cabine dove avevano cercato rifugio. Queste infatti si trovavano accanto alla sala caldaie, lungo la faglia. Il documentario in 90 minuti racconterà tutti i dettagli della tragedia emersi grazie ai nuovi studi

 

Chiara Balzarini

Milanese, classe '98. Laureata in Psicologia Sociale , ho scoperto che il mio futuro è nel giornalismo. Appassionata di cavalli e sport equestri, oggi voglio raccontare il mondo in tutta la sua varietà e complessità.

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