MotoGP, Ezpeleta: «Rivalità Rossi-Marquez? Discuterò con loro ad Austin»

Due anni e mezzo per cercare di placare le polemiche. Poi basta un gesto per far scoppiare nuovamente la guerra. La rivalità fra Valentino Rossi e Marc Marquez si è riaccesa a causa del contatto nella gara di domenica 8 aprile a Termas de Rio Hondo, in Argentina. Dopo l’incidente, Carmelo Ezpeleta, capo della Dorna (società spagnola che gestisce la parte commerciale del Motomondiale) ha annunciato che parlerà con loro prima del prossimo gran premio ad Austin, negli Stati Uniti.

«Rossi è molto arrabbiato e Marquez si sente frustrato. Li capisco entrambi, per la situazione in cui si trovano. Io non ho parlato con nessuno dei due, non è il momento», così ha detto a Radio Marca il capo della Dorna Carmelo Ezpeleta, in merito all’incidente. «Discuterò con i piloti ad Austin al Comitato per la sicurezza e lì parleremo di tutto. Vorrei che partecipassero entrambi» – ha aggiunto Ezpeleta, il quale ha voluto anche sottolineare che «sono cose che accadono, la rivalità è grande. Marquez era superiore agli altri, ha fatto quello che ha fatto e non è compito mio giudicarlo».

In Argentina le decisioni prese dai commissari di gara hanno fatto molto discutere. Oltre infatti alla strana procedura di partenza, è stato consentito a Marc Marquez di scattare dalla propria posizione, invece che dalla pit lane, nonostante gli si fosse spento il motore in griglia ed avesse poi spinto la moto contro mano. Dopo la penalità scontata ai box, la sua rimonta è stata all’insegna di sorpassi al limite, fino all’azzardato tentativo di sorpasso nei confronti di Valentino Rossi, che ha fatto riscoppiare la guerra fra i due.

Carmelo Ezpeleta si è infine lavato le mani su eventuali provvedimenti nei confronti del pilota spagnolo, in merito alla sua discutibile condotta di gara, precisando che «da due anni, dopo quanto accadde a Sepang nel 2015, l’organizzazione è cambiata, non è più Dorna a nominare i commissari, ma le due federazioni internazionali IRTA e FIM. Siamo fuori dagli organi che decidono le sanzioni, ed è logico così». (lp)

2 Comments

    Leave a Reply