Olanda, Bagnaia domina davanti a Bezzecchi

bagnaia

Alla fine Pecco Bagnaia lo scherzetto glielo ha fatto. La vittoria del Gran Premio dell’Olanda avrebbe consegnato a Marco Bezzecchi una storica tripletta (pole, primo nella sprint di sabato e in gara). Domenica 25 giugno è proprio Bagnaia a salire sul gradino più alto del podio ad Assen. Secondi e terzi rispettivamente Bezzecchi e Aleix Espargaro, che ringrazia Brad Binder per un errore all’ultimo giro.

Pecco allunga leggermente la classifica mondiale, mentre Bez richiude il gap che Jorge Martin aveva aperto negli scorsi GP. La corsa per il titolo si sta infiammando sempre di più. E ce lo si gioca tutto in Ducati.

Mai in discussione

La partenza ricorda molto la sprint di sabato 24. Binder dall’interno infila tutti e ruba la testa della corsa a Bagnaia e Bezzecchi. Il ducatista dopo due tornate si piazza davanti a tutti. La sprint, però, aveva dato un verdetto opposto: primo Bezzecchi, che aveva comandato quasi tutta la gara sfruttando un errore di Pecco. Questa volta, il torinese è perfetto. 

Una gara dominata con pazienza, da vero campione del mondo in carica. Attende il momento giusto per sorpassare la KTM di Binder e imposta un ritmo costante che gli permetta di non sforzare le gomme. Il sudafricano, alla lunga, paga la scelta delle gomme. La sua soft anteriore non regge gli oltre 50 gradi dell’asfalto olandese, le medie delle Ducati resistono molto meglio.

Tra Bagnaia e Bezzecchi non è davvero una sfida. Il pilota del Team VR46 non arriva mai a impensierire il ducatista. Si limitano entrambi a controllare. Dietro Bez, il trio Binder-Espargaro-Martin si contende la terza piazza fino all’ultimo giro. E il pilota KTM ripete proprio all’ultimo l’errore già commesso di sabato: esce dai track limits nello stesso identico punto e si guadagna una penalità che per il secondo giorno di fila gli toglie il podio.

Una pista… scivolosa

Sulla griglia di partenza le moto sono 22. A tagliare il traguardo sono 14. Da Fabio Di Giannantonio a Iker Lecuona fino a Miguel Oliveira, cadute che non impattano la corsa mondiale. Non tutte sono così.

Jack Miller, con la sua KTM, cade durante il primo giro. Poche tornate dopo, Johann Zarco perde l’anteriore e travolge il connazionale Fabio Quartararo. Sfuma così per El Diablo il sogno di ripetere il podio della sprint di sabato 24 giugno, e aggrava la frattura al dito del piede. Ma la lista dei grandi nomi non si ferma qui. Un giro dopo, a Maverick Viñales si chiude la gomma davanti alla curva 8.

Passano pochi minuti, e a terra finisce anche Enea Bastianini. La moto fuma e vomita olio: un sassolino potrebbe aver bucato il radiatore. Forse uno dei rimasugli della doppia caduta Zarco-Quartararo. Una vera sfortuna, perché il Bestia era riuscito a risalire dalla 17esima alla ottava posizione. Da segnalare l’assenza di Marc Marquez che, come settimana scorsa in Germania, ha rinunciato all’ultimo alla gara. Ulteriori analisi hanno individuato la rottura di costole sul fianco dello spagnolo. La Honda si sta letteralmente mettendo i bastoni fra le ruote.

Ora è tempo di pausa estiva.

LA CLASSIFICA DELLA GARA

1) Bagnaia, 2) Bezzecchi, 3) A. Espargaro, 4) Binder, 5) Martin, 6) A. Marquez, 7) Marini, 8) Nakagami, 9) Morbidelli, 10) A. Fernandez

LA CLASSIFICA PILOTI

1) Francesco Bagnaia 194; 2) Jorge Martin 159; 3)  Marco Bezzecchi 158; 4) Brad Binder 114; 5) Johann Zarco 109; 6) Luca Marini 98, 7) Jack Miller 79

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