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Elon Musk ha ufficialmente lanciato un’offerta da 97,4 miliardi di dollari per acquistare OpenAI, l’azienda dietro ChatGPT, gettando ulteriore benzina sul fuoco nella sua battaglia contro l’attuale CEO Sam Altman. La proposta è stata avanzata dal suo avvocato Marc Toberoff al consiglio di amministrazione della società, come riportato dal Wall Street Journal e dal Washington Post.
Botta e risposta
L’offerta di Musk, sostenuta da un consorzio di investitori, punta a riportare OpenAI alle sue radici open-source e orientate alla sicurezza. «È ora che OpenAI torni a essere la forza open-source e focalizzata sulla sicurezza che era un tempo. Faremo in modo che ciò accada», ha dichiarato Musk.
no thank you but we will buy twitter for $9.74 billion if you want
— Sam Altman (@sama) February 10, 2025
Non si è fatta attendere la risposta tagliente di Sam Altman, che ha replicato con un post su X: «No grazie, ma possiamo comprare Twitter per 9,74 miliardi di dollari se vuoi». Una risposta piccata con cui Altman, offrendo esattamente un decimo della proposta di Trump, punta a sottolineare l’ “esiguo” valore del social network (ora X), acquistato a un valore ben superiore, di ben 44 miliardi di dollari.
Al momento, OpenAI è valutata circa 157 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto alla cifra avanzata da Musk. L’offerta di Musk aggiunge però una nuova variabile ai piani di Altman e potrebbe mettere ulteriore pressione sugli investitori di OpenAI. Tuttavia, con una valutazione attuale quasi doppia rispetto all’offerta di Musk, è improbabile che la società accetti di vendere.
Una battaglia che va oltre l’acquisizione
La tensione tra Musk e OpenAI non è nuova. Musk è stato tra i co-fondatori dell’azienda nel 2015, quando nacque come progetto non-profit dedicato alla ricerca sull’intelligenza artificiale. Tuttavia, nel 2019, ha lasciato OpenAI in seguito a divergenze con Altman, che nel frattempo ha trasformato l’organizzazione in una società a scopo di lucro, attirando massicci investimenti da parte di Microsoft.
Musk, che nel frattempo ha avviato la sua azienda xAI, ha denunciato OpenAI, accusandola di aver tradito la sua missione originale e di essere diventata un braccio commerciale di Microsoft. L’offerta per acquistare OpenAI è quindi solo l’ultimo capitolo di una disputa legale e ideologica più ampia.
Stargate e la visione di Altman
Altman ha espresso di avere grandi progetti per il futuro della società. Sta lavorando alla trasformazione dell’azienda in un colosso infrastrutturale dell’IA, con piani per investire fino a 500 miliardi di dollari attraverso una joint venture chiamata Stargate. Il progetto prevede un investimento iniziale di 100 miliardi di dollari per lo sviluppo di infrastrutture AI, con possibili sedi in Texas.
Secondo Musk, tuttavia, questo progetto rappresenta un ulteriore passo verso un monopolio commerciale dell’IA, lontano dagli ideali originari di OpenAI.