Roland Garros: Alcaraz di nuovo campione, Sinner manca la vittoria per un soffio

Nell’attesa finale del Roland Garros, Carlos Alcaraz ha battuto in rimonta Jannik Sinner, conquistando il suo quinto Slam in carriera, il secondo a Parigi. In un match lunghissimo, durato cinque ore e mezza, i primi due del ranking Atp hanno mostrato il miglior tennis al mondo, mantenendo il livello altissimo per tutta la partita. Alla fine, Alcaraz ha avuto la meglio, ma il confronto tra i due non finisce certo qui. Avendo raggiunto la finale, Sinner ha la garanzia di rimanere n.1 ancora per un po’ e il 14 luglio, a prescindere da come andrà Wimbledon, avrà già festeggiato un anno intero in cima alla classifica.

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Jannik Sinner e Carlos Alcaraz con i trofei di vincitore e finalista del Roland Garros
Parità assoluta

Il tennis non ammette la parità. Tutto è pensato perché il distacco sia indiscutibile, confermato con un doppio vantaggio: vale per i punti all’interno di un game, per i game all’interno di un set, per i set all’interno di un match. Ma se c’è una partita nella storia del tennis recente che si è avvicinata al pareggio, questo è stata la finale dell’Open di Francia 2025. Sul Philippe Chatrier di Parigi il risultato è perfettamente speculare: 6-4 7-6 per Sinner prima, 6-4 7-6 per Alcaraz poi.

Si decide tutto al quinto set ed è ancora un pari, 6-6. Per decidere chi alzerà la Coppa dei Moschettieri, si ricorre al super tie-break, uno spareggio “speciale” di recente introduzione. Dal marzo 2022, infatti, il nuovo regolamento per tutti i tornei del Grande Slam prevede, in caso di parità sul 6-6 al quinto set un tie-break a 10 punti. È solo in questi ultimissimi minuti di una gara interminabile che Alcaraz, galvanizzato da una rimonta che sembrava impossibile, riesce a dare qualcosa di più di uno sfinito Jannik Sinner.

Un match da record

Sarebbe ingiusto ricordare solo l’ultimo game di una partita destinata a rimanere nella storia del Roland Garros come la più lunga finale mai disputata. Sfumato il sogno di una finale tutta italiana con Musetti, Sinner scendeva in campo forte di sei partite tutte vinte in tre set. L’ultima in particolare, contro un avversario illustre, il mai domo Novak Djokovic.

La voglia di vincere di entrambi si è vista già dal primo set, durato oltre un’ora. Un testa a testa che ha però visto Sinner uscire vincitore, per confermarsi anche nel secondo dopo un difficile tie-break. La contesa per il settimo punto è la miccia che accende Alcaraz. Lo spagnolo nel terzo set ingrana e cancella dal campione italiano ogni ambizione di chiudere anche questo match in tre set.

Due set a uno per Sinner, il quarto set è un incubo per l’altoatesino. Alcaraz serve sul 3-5, Sinner conduce 40-0. Primo match point. Il pubblico si scalda, c’è chi si sta già alzando in piedi. La madre di Jannik, Siglinde, frequentemente inquadrata, si copre la bocca con le mani. Poi un diritto va troppo lungo: 40-15. Secondo match point. Il servizio di Alcaraz trova un altro colpo di Sinner fuori misura, questa volta di rovescio: 40-30. Terzo e ultimo match point. Sinner si coordina male e mette in rete il diritto. È un doloroso arrivederci alla chance più concreta di chiudere la partita.

 

Il salvataggio in extremis motiva Alcaraz, che recupera e va vincere il successivo tie-break. Ripristinata la parità, non è più il tempo di giocare di strategia: i due provano il tutto per tutto, stremati quanto determinati. Il resto lo sanno tutti. Sinner tiene alte le speranze di rivivere l’emozione del 1976, quando Adriano Panatta fu l’ultimo italiano a trionfare nel Roland Garros. Ma la tenuta fisica – e il supporto di un pubblico in larga parte schierato in suo favore – premia Alcaraz. Nell’ultima frazione disponibile, il super tie-break, Sinner cede al rivale per 10-2. Ogni punto qui ha un senso (lo testimonia la statistica che ne conta 193 per Sinner e 192 per Alcaraz), ma non tutti sono uguali. E, duole dirlo, quelli più pesanti, a cominciare da quei tre match point annullati, li ha messi a segno Carlos Alcaraz.

Una rivalità generazionale

Il Roland Garros 2025 è stata una grande manifestazione per il tennis italiano, che oltre alla finale persa da Sinner, ne ha centrate (vincendole) altre due: il doppio misto con la coppia Errani-Vavassori e quello femminile firmato Errani-Paolini. Sono successi che testimoniano come oggi più che mai il tennis italiano sia al suo apice e possa ancora regalare enormi soddisfazioni.

La prossima potrebbe essere tra meno di un mese in Inghilterra, a Wimbledon, quando Jannik andrà a giocarsi l’altro Slam che ancora gli manca. Ed è molto probabile che a contenderglielo sarà ancora Carlos Alcaraz, vincitore delle ultime due edizioni. Ovunque sia, la prossima partita tra i due sarà il nuovo atto di una rivalità destinata a durare a lungo, che gli appassionati già si divertono a indicare come la nuova Federer-Nadal. Questi due campioni, nelle loro storie Instagram, si sono affrettati a complimentarsi con i loro successori degli anni Duemila. E se i complimenti provengono da leggende di questo calibro c’è da fidarsi.

 

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