Roland Garros: troppo Alcaraz per Musetti, Sinner supera uno stoico Djokovic

E alla fine rimasero loro a contendersi il Roland Garros. Numero 1 contro numero 2, Sinner contro Alcaraz. Lo spagnolo ha avuto la meglio su Musetti, costretto al ritiro nel quarto set privo di energie e con un problema fisico nella zona del bicipite femorale. L’altoatesino ha trionfato in tre set combattuti contro un Djokovic mai domo, capace di far intravedere spazi della sua versione migliore. Domenica 8 giugno la finale vedrà le due stelle opposte per la prima volta nell’ultimo atto di un grande slam.

Le due semifinali

Musetti non è mai, o quasi, riuscito a impensierire Alcaraz, ma la situazione è troppo ghiotta per tirarsi indietro a un passo dalla finale. Il carrarese parte solido e concentrato, più del rivale, e sul 5-4 in suo favore strappa il servizio al Murciano, aggiudicandosi il primo parziale per 6-4. A inizio secondo set arriva un break per parte e poi si prosegue on serve fino al 5-5.

Qui Carlos breakka Lorenzo, ma poi spreca l’occasione e si fa raggiungere sul 6-6. Nel tiebreak però la classe dell’iberico fa capolinea tutta d’un tratto e per l’italiano c’è poco da fare. Il 7-6 con cui il numero 2 del mondo pareggia i conti è di fatto la fine del match. “Muso” appare privo di energie fisiche e mentali; Alcaraz viaggia sul velluto. Dopo aver perso 8 game consecutivi, sotto 2-0 nel quarto set Musetti si ritira. L’allievo di Juan Carlos Ferero è il primo finalista di questo Roland Garros.

Sinner-Djokovic promette spettacolo, con l’azzurro che parte favorito. Jannik dopo qualche game di rodaggio mette le marce alte e Novak fatica a reggere il suo ritmo. Il primo set si chiude 6-4 in favore dell’italiano. Nel secondo il serbo parte bene, efficace al servizio e attento in risposta. Alcuni recuperi incredibili sembrano portare indietro le lancette del calendario: giocare così a 38 anni è qualcosa di clamoroso. Jannik si costruisce di nuovo l’occasione di chiudere il set sul 5-4, ma si fa conto breakkare.

La sua forza mentale però emerge in tutta la sua grandezza quando nel game successivo strappa di nuovo il servizio al 24 volte campione slam, laddove tanti sarebbero probabilmente naufragati. E questa volta chiude 7-5. Nole però di mollare proprio non ne vuole sapere e continua a macinare gioco, chilometri e punti. È una vera bagarre, col pubblico in visibilio. Sotto 5-4 il numero 1 del mondo annulla tre set point. Arrivati al tiebreak l’azzurro si porta subito avanti e chiude l’incontro in maniera cinica. Jannik Sinner è il secondo finalista del Roland Garros.

Un appuntamento con la storia

Era la finale che tutti speravano e nessuno è rimasto deluso. I due giocatori più forti uno contro l’altro, con niente di meno di un titolo slam in palio. Un braccio di ferro che promette spettacolo. L’estro allo stato puro da un lato; la solidità e la resilienza dall’altro. Per chiunque dovesse perdere, sarà una prima volta. Entrambi hanno infatti vinto tutte le finali slam disputate, Alcaraz quattro e Sinner tre.

Per lo spagnolo sarebbe il secondo Roland Garros consecutivo, per l’azzurro il primo. Solo due italiani nella storia hanno trionfato a Parigi, Pietrangeli (2 volte) e Panatta (1). Entrambi sono a un passo dallo scrivere un’altra pagina di storia, ma il treno parigino ha un solo posto. E solo il Philippe-Chatrier svelerà su quale binario passerà.

Errani per la doppietta

Dopo il trionfo nel doppio misto con Andrea Vavassori, Sara Errani è pronta a giocarsi il titolo anche nel doppio femminile in coppia con l’amica Jasmine Paolini. Le azzurre, campionesse olimpiche in carica, sfideranno domenica 8 giugno il duo Danilina-Krunic. Un’edizione del Roland Garros storica per i colori azzurri, che potrebbe diventare ancora più gloriosa.

Sara Errani e Jasmine Paolini
Sara Errani e Jasmine Paolini
No Comments Yet

Leave a Reply