Denuncia l’ex ai domiciliari e si suicida: lui continuava a tormentarla

Adela Gabriela Lingurar, 33  enne di origini rumene, si è suicidata il 30 giugno 2023, dopo aver denunciato l’ex compagno ai domiciliari che, nonostante la misura cautelare, continuava a tormentarla.

La vicenda

È accaduto a Riesi, in provincia di Caltanissetta.  Solo pochi giorni prima, il 28 giugno 2023, Adela si era recata a denunciare l’ex per stalking, dopo averlo già fatto condannare a 11 anni per violenze sessuali ripetute, lesioni e minacce di morte, subite durante una relazione di pochi mesi avuta nel 2020.

L’uomo, Razvan Barzol, un 26 enne connazionale della donna, aveva poi ottenuto i domiciliari. Condannato in primo grado e poi in appello, Razvan aveva cominciato a minacciare Adela: «te la faccio pagare, ti ammazzo», le aveva detto al telefono una volta tornato a casa a San Cono vicino a Riesi, il paesone dove lei viveva e dove si erano conosciuti.

L’intervento tempestivo

La pg Fabiola Furneri che ha ascoltato le parole di Adela il 28 giugno, aveva subito chiesto e ottenuto in tempi record l’aggravante della misura cautelare per l’uomo, che dagli arresti domiciliari è tornato in carcere. Ma la tempestività dell’intervento non è stata sufficiente: Adela non ce l’ha fatta a uscire da quell’incubo e si è tolta la vita due giorni dopo. 

Il prosieguo delle indagini

Il 30 giugno, l’uomo ha scritto sulla sua pagina Facebook: «Mia bellissima regina che Dio ti faccia riposare in pace. Mi hai lasciato troppo presto, ti amerò per tutta la vita, non ti dimenticherò mai, anima mia bella». Ora lo aspetta, però, la giustizia. La Procura di Caltanissetta che aveva appena aperto una nuova inchiesta dopo la denuncia della donna, dovrà cambiare titolo al fascicolo. E accertare se qualcosa nei controlli cui l’uomo era sottoposto, essendo ai domiciliari, non abbia funzionato. 

Il post di Facebook scritto da Razvan dopo la morte della donna
L’appello di Fratelli D’Italia

«A questa povera ragazza suicida perché vessata da un mostro dobbiamo dare risposte. Innanzitutto capire come sia stato possibile ai domiciliari per il suo aguzzino continuare a perseguitarla e mi auguro che il ministro Nordio voglia fare luce sulla vicenda». Lo chiede in una nota Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e membro della commissione antimafia. «È veramente una morte che fa rabbia e che poteva essere evitata», conclude.

 

 

Parlare di suicidio non è semplice. Se stai vivendo una situazione di emergenza puoi chiamare il 112. Se sei in pericolo o conosci qualcuno che lo sia puoi chiamare il Telefono Amico al numero 02 2327 2327 (servizio attivo tutti i giorni dalle 10 alle 24) oppure puoi metterti in contatto con loro attraverso la chat di Whatsapp al numero 324 011 7252 (servizio attivo tutti i giorni dalle 18 alle 21). Altrimenti puoi rivolgerti a Samaritans Onlus al numero 06 77208977 (costi da piani tariffari del tuo operatore), un servizio attivo tutti i giorni dalle 13 alle 22.

 

Gabriella Siciliano

Sono pugliese e ho 28 anni. Un percorso non lineare mi ha condotta fino al giornalismo. Le esperienze che ho fatto mi permettono di vedere le cose da diverse prospettive e scrivere mi dà la possibilità di esprimere il mio punto di vista, trovare la mia dimensione. Amo tutto quello che riguarda gli esseri umani e mi piacerebbe, attraverso il mio lavoro, semplicemente essere felice. Se poi, lungo la strada, riuscirò anche ad aiutare qualcuno, sarà ancora meglio.

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