In arrivo una serie tv sul mito della Carrà

Arriva una serie televisiva sul mito della Carrà. Ad annunciarlo, a sette mesi dalla morte della regina della televisione italiana, l’Italian International Film.

La serie

Dopo mesi di omaggi televisivi e tributi, l’Italian International Film, società di distribuzione e produzione cinematografica fondata da Fulvio Lucisano, ha acquisito i diritti biografici per realizzare una serie televisiva su Raffaella Carrà. Sull’operazione, al momento, non ci sono dettagli specifici, anche se la realizzazione è prevista per il 2024. Due saranno le sfide. La prima sarà trovare un potenziale acquirente: la Rai si è detta interessata poiché Raffaella Carrà è stata la regina della tv del servizio pubblico. La seconda sarà trovare un volto in grado di interpretare Raffaella rendendole giustizia. «Sono davvero felice di annunciare questo progetto e poter collaborare con gli eredi di Raffaella», ha commentato la produttrice Paola Lucisano. Al centro della serie la sua vita e la sua carriera, partendo dagli esordi fino ad arrivare ai trionfi in patria e all’estero. Senza poi dimenticare l’amore incondizionato che il pubblico, nel corso degli anni, ha saputo dimostrarle e per cui ha sempre dimostrato grande riconoscenza.

Il mito
Raffaella Carrà

È morta Raffaella Pelloni, ma la Carrà non morirà mai. Ciò che questa donna ha fatto nel corso dei suoi sei decenni di carriera va oltre l’immaginabile. Ha influenzato generazioni intere, ha saputo incantare il pubblico a prescindere da età, genere e livello culturale. Ha conquistato l’intera comunità LGBTQ+ con i suoi successi: A far l’amore comincia tu, Tanti auguri, Rumore, Pedro, Fiesta, Ballo ballo. La sua audacia nel mostrarsi così libera e indipendente, la sua popolarità e il suo sperimentalismo hanno varcato i confini italiani, rendendola un’icona della musica e del costume non soltanto “da Trieste in giù”, ma in ogni parte del mondo. «Ed è nel mondo che noi la porteremo», ha aggiunto Paola Lucisano.

Andrea Achille Dell'Oro

Lecco, classe '98. Provinciale all'anagrafe, cosmopolita e poliglotta per vocazione. Di formazione classica, mi laureo con lode in lingue e letterature straniere (portoghese e russo) con una tesi sul cinema sovietico. Cultore della storia contemporanea e della letteratura greca, ossessionato dalla italo-disco e dall'estetica anni '80, slavista con una predilezione per l'architettura brutalista dell'URSS. Scrivo di attualità, politica, cronaca nera, musica e moda. Sogno di diventare un giornalista televisivo.

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