In Rai il caso o-Scurati

La cancellazione del monologo di Antonio Scurati, previsto nel programma di Rai 3 “Chesarà..”, ha scatenato un dibattito politico, con accuse di censura verso la direzione della Rai e il governo di Giorgia Meloni che, alla vigilia del 25 aprile, si ritrova a gestire un grattacapo non indifferente. La Rai parla di “questioni economiche”, ma Scurati risponde regalando il testo a Serena Bortone.

L’annuncio sui social

Lo scrittore avrebbe dovuto partecipare al programma di Serena Bortone nella puntata di sabato con un monologo sul 25 aprile. L’ospitata è stata, però, bloccata dal servizio pubblico. Ad annunciarlo la stessa conduttrice su Instagram. «Ho appreso ieri sera, con sgomento, e per puro caso, che il contratto di Scurati era stato annullato. Non sono riuscita ad ottenere spiegazioni plausibili». Scrive contrariata Bortone nel post.

 

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Un post condiviso da Serena Bortone (@serenabortone)

«Questo è un caso gravissimo di censura nei confronti di Scurati. Si tratta di una violazione dell’autonomia editoriale del programma, oltreché una inquietante intimidazione di fatto nei confronti dell’autrice e conduttrice Serena Bortone. La Presidente Rai intervenga nei confronti di Ad e Direttore per chiarire questa vicenda. Siamo in presenza di un atto di prevaricazione gravissimo, che non può essere accettato». Tuona in una nota, riportata da Adnkronos, il senatore Pd Francesco Verducci, componente della Commissione di Vigilanza Rai.

La risposta della Rai

Paolo Corsini, Direttore dell’Approfondimento, ha respinto invece le accuse, descrivendo la vicenda come una decisione economica. «Nessuna censura. La partecipazione dello scrittore Antonio Scurati alla trasmissione “Che sarà…”, non è mai stata messa in discussione, come dimostrano i comunicati stampa e gli elenchi ospiti ad uso interno. Credo sia opportuno non confondere aspetti editoriali con quelli di natura economica e contrattuale, sui quali sono in corso  accertamenti a causa di cifre più elevate di quelle previste e altri aspetti promozionali da chiarire connessi al rapporto tra lo scrittore e altri editori concorrenti. Si tratta di mere questioni burocratiche».

Documento Rai in cui si identificano i problemi editoriali del monologo. Fonte: LaRepubblica

Una comunicazione interna della Rai indica, però, “motivi editoriali” come causa dell’annullamento. Scurati, nel monologo, ha infatti definito Fratelli d’Italia un “gruppo dirigente post-fascista” e accusato il partito di voler “riscrivere la storia” negando l’importanza della Resistenza e dell’antifascismo. Testo che la conduttrice Serena Bortone ha letto in diretta sabato sera, dopo che era stato ampiamente diffuso sui social.

Il monologo

La stessa Presidente del Consiglio aveva infatti condiviso su Facebook il monologo.
«In un’Italia piena di problemi, anche oggi la sinistra sta montando un caso. La Rai risponde di essersi semplicemente rifiutata di pagare 1800 euro (lo stipendio mensile di molti dipendenti) per un minuto di monologo». Sottolinea Giorgia Meloni, aggiungendo però che «non so quale sia la verità». E a riprova della mancata censura, «pubblico tranquillamente io il testo del monologo in modo che gli italiani possano giudicarne liberamente il contenuto». E conclude: «Chi è sempre stato ostracizzato e censurato dal servizio pubblico non chiederà mai la censura di nessuno».

Dopo una giornata di polemiche, Serena Bortone, in onda senza Antonio Scurati, nega con fermezza tale versione. «Siccome ho letto ricostruzioni fantasiose e offensive per cui ci sarebbe stata una questione di soldi, preciso che la reazione di Scurati è stata di regalarmi il testo che aveva scritto per noi, autorizzandomi a leggerlo».

E dopo aver letto il monologo, chiosa: «Il sentimento di stasera, di questa settimana, è dissenso». Dello stesso avviso anche Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, che con una nota «rilancia l’allarme dei giorni scorsi sul controllo asfissiante dei partiti sulla Rai. In assenza di chiarimenti su questa vicenda, non possiamo che registrare l’ennesimo segnale di una tv dove si contrasta ogni espressione sgradita a chi governa. Il servizio pubblico è di tutti i cittadini e non di chi governa».

Chi è Antonio Scurati?

Scrittore e giornalista originario di Napoli, Scurati ha guadagnato notorietà con la pubblicazione di “M. Il figlio del secolo” nel 2018, il primo di quattro volumi dedicati a Benito Mussolini e al fascismo, per cui ha ricevuto il Premio Strega nel 2019. Dalla tetralogia è stata tratta anche una serie televisiva omonima prodotta da Sky, la cui messa in onda è prevista a breve.

 

Cosimo Mazzotta

LAUREATO IN GIURISPRUDENZA ALL'UNIVERSITA' DEL SALENTO CON UN ANNO DI STUDI IN SPAGNA PER APPROFONDIRE LE TEMATICHE DI DIRITTO INTERNAZIONALE. MI INTERESSO DI CRONACA, POLITICA INTERNA E SPETTACOLO. MI PIACE IL DIALOGO IN OGNI SUA FORMA. SFOGO IL MIO SPIRITO CRITICO ATTRAVERSO LA PAROLA E IL DISEGNO.

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