Facebook, doppia rivoluzione: svolta privacy e applicazioni che comunicano

Doppia rivoluzione in casa Zuckerberg, sia dal punto di vista della privacy per Facebook che dell’integrazione delle app di messaggistica. Presto infatti sarà possibile inviare messaggi fra i servizi di Messenger, Instagram e WhatsApp, che attualmente non sono in grado di comunicare l’uno con l’altro.

In un post sulla sua pagina Facebook Mark Zuckerberg spiega: «Renderemo possibile l’invio di messaggi ai propri contatti usando qualsiasi dei nostri servizi, e prevediamo di estendere questa interoperabilità anche agli sms. Ci sono vantaggi in termini di privacy e di sicurezza nell’interoperabilità».

In tema di riservatezza, Zuckerberg annuncia il lancio di una nuova piattaforma che avrà l’obiettivo di garantire la massima privacy agli utenti, aumentando la sicurezza e la protezione dei dati su tutti i servizi della società.

Con questa mossa si vuole cambiare la percezione e l’utilizzo di Facebook: da un social network in cui gli utenti possono inviare informazioni a un ampio gruppo di persone, a uno dove è possibile comunicare con gruppi più ristretti e vedere il proprio contenuto sparire dopo un breve periodo di tempo.

Dopo un 2018 segnato da una serie di scandali sulla privacy e sulla sicurezza, Facebook ha deciso di puntare sulle comunicazioni private piuttosto che sulla condivisione pubblica di contenuti. Scrive ancora Zuckerberg: «Credo che il futuro della comunicazione si muoverà sempre di più su servizi criptati e privati con cui le persone possono essere più fiduciose che quello che si dicono resti sicuro e che il loro messaggi e contenuti non resteranno in circolazione per sempre».

Zuckerberg ha poi elencato i sei punti che segneranno il cambio di passo della società:

  1. Interazioni private – Le persone dovrebbero avere luoghi semplici e intimi in cui abbiano un chiaro controllo su chi può comunicare con loro.
  2. Crittografia – Le comunicazioni private tra utenti dovrebbero essere sicure. La crittografia end-to-end impedisce a chiunque di vedere ciò che le persone condividono sui servizi.
  3. Riduzione della permanenza – Le persone dovrebbero essere a loro agio e non dovrebbero preoccuparsi che ciò che condividono oggi possa tornare un domani a ferirle.
  4. Sicurezza – Le persone dovrebbero aspettarsi che faremo tutto il possibile per mantenerle in sicurezza sui nostri servizi, nei limiti di ciò che è possibile in un servizio crittografato.
  5. Interoperabilità – Le persone dovrebbero essere in grado di utilizzare una qualsiasi delle nostre app per raggiungere i loro amici e dovrebbero essere in grado di comunicare attraverso le reti in modo facile e sicuro.
  6. Archivio sicuro dei dati – Le persone dovrebbero sapere che non archiviamo i dati sensibili in Paesi con deboli standard in materia di diritti umani come la privacy e la libertà di espressione, al fine di proteggere i dati dall’accesso improprio.
Eleonora Fraschini

Giornalista pubblicista e praticante, appassionata di fotografia, politica e ambiente. Nata sulle sponde del lago ma milanese nel cuore.

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