Gary Lineker e la legge sui migranti: il reintegro alla BBC

Gary Lineker è un ex attaccante della nazionale inglese che dal 1999 conduce un programma sulla BBC, The Match of the Day. È stato il capocannoniere al Mondiale di Messico 1986 con 6 reti. Titolare anche a Italia 1990, è l’autore di una delle frasi iconiche del calcio. «Il calcio è un gioco semplice ventidue uomini rincorrono un pallone per novanta minuti, ma alla fine vince sempre la Germania». Fu il suo commento alla sconfitta ai rigori in semifinale contro i tedeschi.

Dopo la carriera di calciatore, è diventato un brillante commentatore sportivo. The Match of the Day è una specie di domenica sportiva che va in onda dal 1964. Seguitissimo sui social, Lineker guadagna due milioni di sterline all’anno. Alcuni momenti a The Match of the Day sono epici.

Ad esempio, Lineker ha condotto la trasmissione in mutande. Stava mantenendo la promessa fatta in caso di vittoria della Premier League, il massimo campionato inglese, da parte del Leicester, squadra della sua città natale. Era il Leicester dei miracoli guidato dall’allenatore italiano Claudio Ranieri, con in campo Jamie Vardy e Riyad Mahrez.

Il tweet di Lineker: “Stop the Boat è una cosa da Germania nazista”

Sui suoi social spesso si esprime anche su cose che non riguardano il calcio. Su Twitter ha quasi nove milioni di follower. Il suo profilo ha due cuori, con i colori gialli e blu della bandiera dell’Ucraina. Recentemente ha scritto che la nuova proposta del governo inglese per fermare le barche con cui migranti e rifugiati raggiungono l’Inghilterra e che si chiama “Stop the Boat” è “una cosa da Germania anni trenta”.

Al tweet di Lineker la Bbc ha reagito subito: lo ha sospeso dalla conduzione di Match of the Day. A quel punto un po’ tutti si sono espressi a favore di Lineker. In alcuni casi le trasmissioni della Bbc sono andate deserte.

Stop the Boat, la proposta britannica sull’immigrazione

La polemica che c’è a Londra è simile per certi versi a quella che c’è attualmente in Italia. La proposta britannica è una legge dura. Stop the Boat (letteralmente “Fermate i balconi“) prevede che chiunque entri irregolarmente nel paese venga espulso, quasi senza eccezioni. È una legge proibitiva anche per chi richiede diritto all’asilo e ricorda la legge australiana sull’immigrazione.

Un modello che a Melbourne funziona così. I profughi vengono intercettati in mare e poi deportati in isole prigione o strutture terrificanti, come il celeberrimo Park Hotel di Novak Djokovic. I richiedenti asilo vengono rinchiusi a tempo indeterminato e chiamati dagli agenti, con una pratica inquietante, con dei codici. ANA020 E ANA023, ovviamente, sono due persone.

“Una proposta estremamente crudele” scrive Lineker

Lineker ha detto la sua in modo chiaro e sferzante. Ha scritto: «Non c’è un’emergenza. Noi accogliamo meno rifugiati di qualsiasi altra nazione europea. Questa è una proposta estremamente crudele, proposta attraverso un linguaggio non dissimile dalla Germania degli anni Trenta».

In particolare il riferimento di Lineker è alla sua ministra dell’interno Suella Braverman. La “Crudelia” dell governo di Rishi Sunak. È suo il linguaggio ad essere paragonato a quello della Germania nazista. Il nome completo di Lineker è Gary Winston Linker. Winston è il suo secondo nome perché Lineker è nato il 30 novembre, lo stesso giorno di Winston Churchill. Storico statista inglese e politico preferito dal padre dell’ex calciatore.

Lineker ha cominciato la sua carriera nel Leicester. Prima di scegliere il calcio, da giovane ha praticato anche il cricket. Ha giocato anche nel Totthenham e nel Barcellona. Sono stati però i 48 goal con la nazionale inglese, di cui 10 ai mondiali, a farlo diventare un idolo.

Richard Sharp e Tim Davie, guai alla BBC

La sospensione di Lineker è stata motivata così. «La policy della BBC sul comportamento social dei suoi dipendenti prevede che non si commenti la politica. Bisogna essere equidistanti come proprio la BBC vuole essere da sempre». A finire sotto i riflettori è stata però proprio la storica imparzialità della BBC. Da mesi i laburisti chiedono le dimissioni di Richard Sharp, ex banchiere d’affari di Goldman Sachs, che dal 2021 è il presidente della BBC.

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L’inchiesta del Guardian su Richard Sharp

Pare che nel 2020 l’ex premier Boris Johnson avesse delle difficoltà economiche. A trovare quei soldi sarebbe stato Sharp, già storico finanziatore del Partito Conservatore. I laburisti parlano di un prestito di almeno 800 milioni di sterline. Qualche settimana dopo Sharp diventa il presidente della radiotelevisione di stato, la BBC.

Sharp non è l’unico finito nei guai dopo la sospensione di Lineker. C’è anche Tim Davie, ex dirigente della Pepsi, anche lui storico finanziatore del Partito Conservatore. Dal 2020 è lui il direttore generale della BBC. È stato lui a difendere lo stipendio altissimo di Lineker, affermando che “ne valeva la pena per il valore delle sue analisi e per il pubblico che porta alla BBC”. È stato sempre Tim Davie a stabilire le famose linee guida per il comportamento sui social dei dipendenti della BBC. Ha inoltre difeso la decisione di sospendere Lineker nello scorso weekend con un comunicato. «Non è stata facile, ma ritengo che fosse proporzionata e che fosse la cosa giusta da fare per la BBC».

Il reintegro di Lineker

Con la sospensione di Lineker la BBC non si aspettava quello che è successo dopo. Commentatori e giocatori televisivi hanno deciso di non partecipare più a The Match of the Day. La stessa trasmissione nell’ultima messa in onda è durata solamente 20 minuti. Una partita del campionato femminile di calcio si è giocata senza il commento televisivo.

Con Lineker si sono schierati in tantissimi, come per esempio Jurgen Klopp, coach del Liverpool. L’allenatore tedesco dice che “non c’è motivo perché Lineker sia sospeso per quello che ha detto”.

Oggi la situazione si è risolta e la BBC ha perso. Lineker è stato reintegrato. Riprenderà la conduzione di The Match of the Day a partire dalla prossima puntata. Ha twittato «Dopo giorni surreali sono felice che siamo riusciti a superare tutto questo. Per quanto siano stati difficili gli ultimi giorni, non c’è paragone a dovere fuggire dalla propria, una persecuzione o una guerra».

Alla fine ha vinto Lineker. La Stop the Boat, però, è ancora in vigore.

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