Sanremo, i cantanti con le matite per il diritto al voto

sanremo matita

Durante la terza puntata della 74° edizione di Sanremo, i cantanti in gara sono saliti sul palco portando una matita. L’iniziativa è mirata a promuovere la partecipazione, soprattutto dei più giovani, alle Elezioni Europee di Giugno 2024.

L’UE arriva al Fantasanremo

La campagna istituzionale #USAILTUOVOTO, promossa dall’Ufficio del Parlamento Europeo e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, è approdata all’Ariston. L’iniziativa si è svolta in collaborazione col Fantasanremo. Si tratta di un gioco parallelo alla kermesse con cui i fan creano delle squadre schierando 5 tra gli artisti in gara. Il regolamento prevede una serie di bonus e malus e al termine dell’evento, il vincitore sarà colui che ha totalizzato il maggior numero di punti.

Come si legge nel post e sulla pagina ufficiale del Parlamento Europeo, è stato inserito un nuovo bonus speciale EU. Il bonus matita, come si legge nel regolamento, regala 20 punti ad ogni cantante che sceglie di salire sul palco con una matita. La matita copiativa, infatti, è il simbolo della democrazia ed è rappresentativa del diritto al voto. Il riferimento, in particolare, è alle elezioni dell’8 e 9 giugno 2024, in cui i cittadini eleggono i propri rappresentati come Membri del Parlamento Europeo.

Il voto ai fuorisede

L’ISTAT stima che nel nostro Paese siano circa 4.9 milioni le persone a cui viene preclusa la possibilità di esercitare il diritto di voto. Si tratta del 10% del corpo elettorale. Tutte persone costrette a tornare nel proprio comune di residenza per poter votare. Proprio per questo, oggi, si impone con urgenza il tema del voto ai fuorisede.

 

Nel corso degli anni sono stati tantissimi gli impegni presi dai governi che si sono succeduti, e altrettanti i disegni di legge presentati in Parlamento. Ad oggi, però, un nuovo ddl già esiste. A luglio 2023 era stato anche approvato alla Camera. Da allora, però, si è arenato in Senato, dove al momento l’attenzione è rivolta alla riforma sul premierato e all’autonomia differenziata. Difficile quindi che il tema venga inserito in agenda. E soprattutto, risulta ancora più difficile che dopo un’eventuale approvazione, il Parlamento riesca a rispettare le scadenze per legiferare entro le elezioni europee di giugno 2024.

L’Italia fanalino di coda

In molti altri Paesi europei, il voto a distanza è garantito già da anni. Se si andasse in Svizzera, in Spagna e in Irlanda, ad esempio, sarebbe possibile votare per corrispondenza. In Francia e in Belgio si può delegare il voto a un’altra persona. In Danimarca si può votare in anticipo, in un seggio speciale allestito presso il luogo in cui si è domiciliati, mentre in Germania è concesso di votare sia per corrispondenza, sia in un altro seggio. L’Italia dunque è l’unico Paese europeo, ad eccezione di Cipro e Malta, a non permettere ancora il voto ai fuori sede.

Non resta quindi che sensibilizzare sul tema. Ribadire l’importanza di questo strumento di democrazia è fondamentale. Per questo molti Consigli regionali stanno approvando delle mozioni per chiedere alla politica nazionale di intervenire (il 6 febbraio è stata la volta della Lombardia). Per questo, la Rappresentanza della Commissione europea sta approfittando dell’enorme eco del Festival per parlare di voto fuorisede. Anche attraverso delle semplici matite che “parlano” di Europa, ma invitano a far sentire la propria voce.

Cosimo Mazzotta

LAUREATO IN GIURISPRUDENZA ALL'UNIVERSITA' DEL SALENTO CON UN ANNO DI STUDI IN SPAGNA PER APPROFONDIRE LE TEMATICHE DI DIRITTO INTERNAZIONALE. MI INTERESSO DI CRONACA, POLITICA INTERNA E SPETTACOLO. MI PIACE IL DIALOGO IN OGNI SUA FORMA. SFOGO IL MIO SPIRITO CRITICO ATTRAVERSO LA PAROLA E IL DISEGNO.

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