Alcaraz in finale: finisce il Roland Garros di Sinner

Per molti appassionati e addetti ai lavori, il tennis ha una nuova rivalità destinata a segnare i maggiori tornei di questo sport. Come è accaduto con Roger Federer e Rafael Nadal. The Swiss Maestro e il Re della terra rossa si sono incontrati 40 volte, 16 partite vinte dal primo, 24 dal secondo. Un risultato fermo al 12 luglio 2019, quando i due si sono sfidati nell’ultimo match da rivali durante la semifinale di Wimbledon. A crescere, oggi, è un altro bilancio, quello degli scontri diretti fra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Venerdì 7 giugno, la conta è salita a dieci nel penultimo atto del Roland Garros, in cui lo spagnolo ha battuto il neo-numero 1 del mondo imponendosi con un punteggio di 2-6, 6-3, 3-6, 6-4, 6-3.

Alcaraz in finale

L’altoatesino parte meglio, mentre il murciano entra in partita nel secondo parziale, recuperando il set di svantaggio. Nella terza frazione di gioco, a riprendere in mano gli scambi è Sinner, ma Alcaraz porta il match al quinto set. Alla fine, a imporsi definitivamente è lo spagnolo, a cui servono oltre quattro ore di gioco per raggiungere la sua prima finale a Parigi. Domenica 9 giugno si contenderà la Coppa dei Moschettieri con Alexander Zverev, uscito vittorioso dalla partita contro Casper Ruud.

I numeri della semifinale
La mentalità non cambia

Sinner e Alcaraz sono entrambi reduci da un infortunio, il primo all’anca destra e il secondo all’avambraccio destro. Problemi fisici ormai superati che li avevano tenuti lontani dalla terra rossa di Roma. Per l’italiano, al disturbo si era aggiunta l’influenza, che lo aveva costretto a non toccare la racchetta per tre settimane prima del Roland Garros. Il Sinner approdato nella capitale francese aveva ribadito di non essere al 100%: «Non aspettatevi miracoli», aveva detto. Ma il Sinner sceso in campo contro Alcaraz, nonostante la sconfitta, ha superato le aspettative di tutti, comprese le sue. «Sono contento del torneo, ero arrivato con dei dubbi. Mi sono migliorato rispetto all’anno scorso e so che posso crescere tanto», ha spiegato in conferenza stampa dopo la partita.

La nuova posizione nel ranking, un record per il tennis italiano, non cambia la sua mentalità: lavoro, impegno e concentrazione. «Della nuova classifica siamo felici, però ho parlato con il team – ha proseguito l’altoatesino – Ci si impegna per diventare migliori».

Sinner: «L’obiettivo? Trovare il modo di batterlo la prossima volta»

«Con Carlos ci conosciamo bene. C’erano tensione e un filo di vento, che la palla sente. Non possiamo sempre giocare la partita perfetta, una volta si vince, un’altra si perde. E quando si perde, l’obiettivo diventa trovare il modo di batterlo la prossima volta». Le parole di Sinner ricordano quelle di Alcaraz dopo la finale dell’ATP 250 di Umago, vinta nel 2022 dall’italiano: «Jannik, mi hai già battuto due volte quest’anno. Ora dovrò capire come batterti io». In quel momento, il bilancio era di quattro scontri diretti, due a favore dell’italiano, due per lo spagnolo. Ora, con dieci partite giocate da rivali all’attivo, Alcaraz conduce 6 a 4.

I nuovi “Fedal”

Gli “Janlitos” o i “Sincaraz” sembrano già essere i nuovi “Fedal”. La loro rivalità terrà gli occhi del tennis puntati sui campi più prestigiosi.
Nel frattempo, Carlos si prepara a conquistare il suo terzo titolo Slam. Nel 2022, agli US Open aveva vinto il suo primo Major battendo Ruud. Nel 2023, a Wimbledon, si era imposto in cinque set su Novak Djokovic, che sull’erba non perdeva dal 2017 e a cui mancava un solo trionfo all’All England Club per raggiungere il record di otto vittorie detenuto da Federer.

Sinner, invece, sta pensando all’ATP 500 di Halle, in Germania, dove preparerà la stagione sull’erba in attesa di scendere in campo a Wimbledon. Prima, però, dovrà metabolizzare la finale mancata sulla terra rossa, anche se il nuovo numero 1 del ranking ha già dato prova di imparare sempre e soprattutto dalle sconfitte. «Ho ancora la partita dentro la testa – ha confessato Sinner – ma sono una persona felice: come potrei non esserlo?»

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