Meloni sui referendum: «Vado ma non ritiro la scheda»

Giorgia Meloni ha dichiarato che andrà al seggio dei referendum dell’8 e del 9 giugno, ma non ritirerà la scheda per votar

Giorgia Meloni ha dichiarato che andrà al seggio dei referendum dell’8 e del 9 giugno, ma non ritirerà la scheda per votare. In questo modo, la Presidente del Consiglio contribuirà a non far raggiungere il quorum fissato al cinquanta per cento degli aventi.

La mossa di Meloni

Meloni e i suoi alleati sono contrari alle modifiche proposte dai referendum. In queste settimane stanno invitando i propri elettori ad astenersi, in modo da invalidare il referendum.

Andare alle urne senza ritirare la scheda è un’opzione prevista nelle istruzioni per gli uffici di sezione pubblicate dal ministero dell’Interno. Di fatto, un elettore può presentarsi al seggio, fare le procedure di riconoscimento con i propri documenti e poi rifiutare le schede.

Se le rifiuta tutte, non riceve nemmeno il timbro sulla tessera elettorale e l’elettore non viene considerato come votante e non contribuisce al quorum. Se invece ritira le schede e poi le restituisce al presidente di sezione senza passare dalla cabina elettorale, allora le schede sarebbero nulle e il “non-voto” contribuirebbe al quorum.

I cinque quesiti

Il primo quesito concerne i licenziamenti illegittimi e il contratto a tutele crescenti. In pratica, si propone l’abrogazione di uno dei decreti del Jobs act che riguarda il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. L’obiettivo è ripristinare la possibilità di reintegrazione del lavoratore nel  suo posto di lavoro, in tutti i casi di licenziamento illegittimo.

Il secondo riguarda l’indennità per i licenziamenti nelle piccole imprese. L’intento è quello di eliminare il tetto massimo all’indennità per licenziamenti illegittimi nelle aziende con meno di quindici dipendenti, permettendo al giudice di determinare l’importo senza limiti predefiniti.

Il terzo interessa i contratti a termine. La proposta è quella di abrogare alcune  norme contenute nel Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81, che regolano la possibilità di instaurare contratti a tempo determinato e le condizioni per proroghe e rinnovi.

Il quarto interessa la responsabilità solidale negli appalti. Si chiede l’abrogazione della norma che esclude la responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore, per gli infortuni sul lavoro derivanti da rischi specifici dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici .

Il quinto propone di ridurre da dieci a cinque anni il periodo di residenza legale in Italia richiesto agli stranieri extracomunitari maggiorenni per poter richiedere la cittadinanza italiana.

Alessandro Dowlatshahi

Classe 1998, ho conseguito la Laurea Magistrale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Milano, chiudendo il mio percorso accademico con un lavoro di ricerca tesi a Santiago del Cile. Le mie radici si dividono tra l’Iran e l’Italia; il tronco si sta elevando nella periferia meneghina; seguo con una penna in mano il diramarsi delle fronde, alla ricerca di tracce umane in giro per il mondo.

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