L’attore e regista americano Sean Penn si è recato in Ucraina per documentare in prima persona le conseguenze dell’invasione russa. La notizia era stata anticipata da Vice Studios, produttore del film insieme a Vice World News e Endeavor Content. Penn ha presentato il progetto durante una conferenza stampa con alti funzionari ucraini a Kiev. Da qui ha incontrato anche il primo ministro Volodymyr Zelensky, alcuni giornalisti locali e membri dell’esercito.
IL PERSONAGGIO
Tra gli attori più eclettici e carismatici della sua generazione, Sean Penn, 61 anni, vanta una carriera ricca di successi. Per due volte ha vinto l’Oscar come migliore attore grazie ai film “Mystic River” (Clint Eastwood, 2003) e “Milk” (Gus Van Sant, 2008). Come regista ha invece firmato titoli quali “Into the Wild” (2007) e il recente “Flag Day”, presentato all’ultimo Festival di Venezia.
Parallelamente all’attività cinematografica si è sempre contraddistinto per un forte impegno umanitario a difesa delle minoranze. Ha denunciato la guerra in Iraq negli anni dell’amministrazione Bush con il documentario War Made Easy, mentre nel 2010 ha sostenuto le vittime del terremoto di Haiti tramite la sua organizzazione no-profit Community Organized Relief Effort. Non gli sono mancate alcune critiche, ad esempio per l’amicizia con l’ex presidente venezuelano Hugo Chávez, o l’intervista al boss messicano della droga Joaquín Guzmán, detto “El Chapo”, nel 2015.
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IL PROGETTO
La star hollywoodiana era stata in Ucraina già a novembre, prima ancora che il conflitto scoppiasse, per preparare le riprese del suo film. Le immagini di quella visita erano state diffuse in rete dal servizio stampa dell’esercito di Kiev. Il progetto era infatti in cantiere da diversi mesi, anche se le recenti vicende hanno svolto un ruolo importante nell’accelerare la produzione.
L’ufficio del presidente ucraino ha rilasciato una nota ufficiale in cui scrive: «Il regista è venuto appositamente a Kiev per filmare gli eventi che stanno succedendo in Ucraina e per raccontare al mondo la verità sull’invasione russa del nostro paese». In particolare, Penn è stato ringraziato «per aver mostrato un simile coraggio e una simile onestà». Doti che, sempre secondo la nota, mancano «ad alcuni politici occidentali. Più persone sostengono la lotta per la libertà, più velocemente possiamo fermare questa odiosa invasione della Russia».