Guerra Russia-Ucraina: le reazioni dal mondo

Il precipitare della situazione nelle ultime ore, con l’assedio di varie città ucraine, sembra avere dato il via definitivo alla guerra tanto voluta da Vladimir Putin. Già ieri le intenzioni del leader russo sembravano abbastanza esplicite, anche se c’era ancora chi confidava in una soluzione diplomatica. Speranze ovviamente svanite al suono dei bombardamenti che in mattinata hanno colpito Kiev.

IN RUSSIA

Putin ha giustificato l’operazione con un video-messaggio molto aggressivo: «Il suo obiettivo è proteggere le persone che sono state oggetto di bullismo e genocidio da parte del regime di Kiev per otto anni. E per questo ci adopereremo per la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina.»

Il presidente ha in seguito preso parte ad un incontro con i rappresentanti degli imprenditori russi, assicurando loro che il Paese resterà nel sistema economico mondiale. Ha spiegato che era impossibile comportarsi diversamente in quanto sarebbe stata in pericolo l’esistenza stessa della Russia. Infine, ha chiesto agli imprenditori di aiutare la Russia in questo momento complicato e di lavorare con il Governo. Da parte sua, quest’ultimo, tenterà di concedere più libertà in campo economico e di garantire prevedibilità e stabilità.

Rivolgendosi all’Occidente, Putin ha invece avvertito «tutti coloro che dall’esterno cercheranno di interferire: la risposta della Russia porterà a conseguenze che non avete mai sperimentato

IN OCCIDENTE

Le reazioni dei leader mondiali non si sono fatte attendere. Il primo a parlare è stato proprio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che dopo avere dichiarato lo stato di emergenza in tutto il paese, ha rivolto un appello in televisione ai cittadini: «Non abbiamo bisogno di una guerra […] ma se saremo attaccati dalle truppe nemiche, se proveranno a portarci via il nostro Paese, la nostra libertà, le nostre vite, le vite dei nostri figli, noi ci difenderemo

A queste si sono aggiunte le parole dei leader occidentali. Il più duro è stato Joe Biden, secondo il quale «la Russia è l’unico responsabile per la morte e la distruzione che questo attacco porterà». Il presidente americano ha inoltre aggiunto che «gli Stati Uniti e i suoi alleati risponderanno in un modo deciso e unito».

Il Presidente degli USA, Joe Biden, in una delle sue ultime visite in Ucraina.

Alle 19:45 circa, Biden ha tenuto una conferenza stampa durante la quale ha specificato l’entità ed i settori colpiti dalle sanzioni. Queste ultime riguarderanno le esportazioni di ambito tecnologico, che potranno essere ridotte anche del 50%, ed il mondo della finanza. Quattro banche statali russe saranno colpite con provvedimenti per un totale di 3 trilioni di dollari e vedranno congelati i loro asset negli Stati Uniti. Allo stesso modo saranno punite anche altre istituzioni e compagnie russe operanti in America. Successivamente, Biden ha ribadito l’unità dei Paesi della Nato. Sebbene non è in programma un intervento in Ucraina, l’articolo 5 del Trattato Nord Atlantico, che stabilisce la mutua difesa dei membri dell’alleanza nel caso in cui uno di essi sia attaccato, sarà rispettato.

Nel tardo pomeriggio, il primo ministro britannico Boris Johnson, parlando alla Camera dei Comuni, aveva invece definito Putin un «aggressore con le mani sporche di sangue che crede nella conquista imperiale». Sua anche la proposta, in ambito sportivo, di spostare la finale di Champions League prevista a San Pietroburgo.

L’Unione Europea, tramite la presidente Ursula von der Leyen, ha confermato la massima compattezza tra Paesi Ue e alleati. Durante un vertice serale, è stato stabilito un nuovo pacchetto di sanzioni «per colpire gli interessi del Cremlino e la capacità russa di finanziare la guerra».

IN ITALIA
Mario_Draghi_Premier
Mario Draghi è Presidente del Consiglio italiano dal 13 febbraio 2021.

Il premier Mario Draghi ha espresso «solidarietà piena dell’Italia all’Ucraina» e chiuso a ogni forma di dialogo con la Russia. «Avevamo ribadito in tutte le sedi di essere pronti a imporre conseguenze severe nel caso in cui la Russia, come purtroppo è accaduto, avesse respinto i nostri tentativi di risolvere la crisi per via politica» – ha continuato – «L’Italia è pienamente allineata ai partner su questa posizione».

I partiti appoggiano tutti la linea di Draghi. Dall’opposizione, Giorgia Meloni ha garantito «la massima collaborazione di FdI in questo momento difficile» poiché «l’attacco su larga scala della Russia contro l’Ucraina è semplicemente inaccettabile». Più sfumata la reazione di Matteo Salvini, in passato vicino a posizioni filorusse. Il leader della Lega ha condannato l’aggressione senza nominare i responsabili, attirandosi le critiche del Partito Democratico.

IN CINA

Anche la Cina ha rotto timidamente il silenzio degli ultimi giorni. A parlare non è stato il presidente Xi Jinping ma il portavoce del ministero degli esteri Hua Chunying, che ha negato l’eventualità di un sostegno militare cinese in quanto «la Russia è una grande potenza in grado di far fronte alla situazione in Ucraina da sola».

La posizione di Pechino rimane ambigua: da un lato tenta di non esporsi troppo con l’Occidente, dall’altro vorrebbe mantenere buoni rapporti con Putin. Per questo motivo, lo stesso portavoce ha rifiutato il termine “invasione” per definire le operazioni russe in Ucraina e si è detto contrario alle sanzioni.

Stefano Gigliotti

Calabrese. Appassionato di musica, cinema, seguo con molto interesse anche la politica e gli esteri. Mi piace approfondire e non fermarmi alla superficie delle cose. Sono fondamentalmente un sognatore. Il giornalismo mi aiuta ogni tanto a fare ritorno alla vita reale.

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