Chi dice che la seconda puntata del Festival è di solito la più debole e incline a perdere ascolti tra le cinque, non ha visto la terza puntata di Sanremo 2025. E se lo share ha premiato la conduzione di Carlo Conti nelle prime due puntate, questa terza serata è risultata essere un po’ troppo piatta crollando infatti al 59% di share con 10.404.000 spettatori. «Avremmo bisogno di qualcosa che rompa un po’ gli schemi, una sorta di incidente di percorso» commentano gli ospiti del Dopofestival di Alessandro Cattelan, ricordando che la musica è lo show, ma che qualcosa manca.
La gara
A esibirsi durante la puntata è la seconda metà degli artisti in gara. Apre Clara, seguita dai tredici colleghi restanti, tra cui Noemi, il controverso Tony Effe e il favorito Olly. Probabilmente gli unici nomi di punta nella lista dei cantanti scelti per esibirsi. Una scelta che ha premiato la seconda puntata, ma ha portato la terza a essere decisamente più debole. Al termine, Conti comunica la classifica provvisoria affiancato dalle co-conduttrici in pigiama. In molti dormono già. E per chi se lo fosse perso, la giuria delle radio e il televoto hanno così decretato le prime cinque posizioni: in ordine casuale, Coma_Cose, Brunori Sas, Irama, Olly e Francesco Gabbani.
Eccezionalmente rispetto alle altre edizioni, la terza serata ha visto anche la proclamazione del vincitore della categoria Nuove proposte: Settembre, con il brano “Vertebre”, che porta a casa anche il Premio della critica Mia Martini e quello della Sala stampa, previsti per la categoria.
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Per fortuna c’era Katia Follesa
Per la terza serata, Carlo Conti sceglie tre donne ad affiancarlo, in un mix di bellezza e simpatia. A rompere il ghiaccio è Miriam Leone, incoronata miss Italia nel 2008 proprio da Conti e ora al suo fianco come co-conduttrice, seguita da Elettra Lamborghini. Entrambe si dimostrano spigliate, nonostante l’emozione, ma non lasciano il segno. L’impressione è che fossero più delle vallette e non delle co-conduttrici. Una differenza sottile, che non sta solo nel titolo, ma nella capacità di padroneggiare un palco così importante senza dover necessariamente fare un passo indietro rispetto al padrone di casa.
Non si può dire la stessa cosa di Katia Follesa. La sua è un’irruzione dovuta. Arrivata in cima alle scale con un bob, minaccia di slittare giù «perché se devo morire, mi devo divertire» e, ironizzando sull’esperienza sanremese di Chiara Ferragni, aggiunge «prometto che non canterò, non ballerò e non devolverò il cachet in beneficenza». Una comicità che ha rappresentato l’unico elemento di rottura della serata, compensando il ritmo istituzionale e serrato di Conti.
Non ironicamente il monologo di Katia Follesa avrebbe salvato la serata l’avrei ascoltata anche per mezz’ora#Sanremo2025pic.twitter.com/gF7FRpl7Y5
— alice ✨ | altrove (@ehirosu) February 14, 2025
È follia di ospiti
La terza serata fa il pienone di ospiti. «Iniziamo alla grande», dice il conduttore direttamente dalla platea, annunciando Edoardo Bennato, sul palco a cantare e suonare (e stonare) la sua Sono solo canzonette. Dopo qualche canzone e uno stacco pubblicitario di troppo, Conti annuncia «un esperto di Sanremo». Non è Marino Bartoletti, ma Samuele Parodi, bambino di 11 anni, preparato su ogni aneddoto della storia del Festival.
Ospiti d’eccezione 16 allievi del Teatro Patologico, un progetto fondato e diretto dall’attore e regista Dario D’Ambrosi per far incontrare il teatro con un ambiente dove si lavora sulla malattia mentale. La performance si conclude con un sentito applauso da parte del pubblico sulle note di “La vita è musica”.
Arriva poi il momento che Conti, forse anche più del pubblico, attende da tempo: i Duran Duran sul palco dell’Ariston. Non dopo 40 anni, come continua a ripetere, ma dopo 17. La loro ultima partecipazione risale infatti al 2008 durante l’ultimo Sanremo di Pippo Baudo.
Ha inizio un medley dei loro più grandi successi: Invisible, Notorius, Ordinary world e Girls on film. A loro si unisce poi Victoria De Angelis, la bassista dei Maneskin, con la quale si esibiscono in Psycho killer dei Talking Heads. E concludono con Wild boys, che cantarono proprio 40 anni fa, la prima volta che salirono sul palco dell’Ariston.
Solo per ricordarvi che tra un’ora è San Valentino 💘#Sanremo2025 pic.twitter.com/LATsdiicaD
— Festival di Sanremo (@SanremoRai) February 13, 2025
Tra la platea spunta una sposa. È Katia Follesa pronta a convolare a nozze con Le Bon. «Mi piacerebbe, ma mia moglie mi uccide», ironizza il cantante, che non si tira indietro per un bacio sulle labbra. Katia euforica: «Mi si è aperto il body contenitivo». Poi in platea lancia il bouquet, rianimando ancora una volta la serata. Peccato non abbia avuto più spazio, sarebbe servito.
Ultima ospite della serata, Iva Zanicchi, chiamata a ricevere il Premio alla Carriera. «Meglio da viva che da morta» commenta, dopo aver scaldato il pubblico in sala con alcuni brani senza tempo come Zingara. A casa, invece, l’effetto è stato un po’ noioso.