Rugby, il mister accusato di insulti razzisti ora allena i profughi

Rugby, il mister razzista ora allena una squadra di profughi

Era stato graziato dall’ente europeo per aver apostrofato con un «negro di m…» il giocatore rivale Jeremy Sùa, un rugbista samoano: 8 settimane invece di 52. Adesso mister Umberto Casellato, tecnico del Femi Cz Rovigo, squadra di rugby che milita nella serie eccellenza e attualmente capolista nella Top 12, è diventato il testimonial dell’anti razzismo, andando ad allenare a Bosaro, vicino Rovigo, una squadra di calcio amatoriale dell’Uisp, il Porto Alegre, formata da soli immigrati, allenata da mister Francesco Verza.

La squadra ha disputato un allenamento con la palla ovale, anziché rotonda, sperimentando le tecniche del rugby di mister Casellato. Una sorta di primo allenamento per spiegare le basi del rugby con mischia, uno contro uno, e passaggi. Una pena accessoria per Umberto Casellato, che nella sede di Parigi, di fronte alla commissione disciplinare, aveva già spiegato che l’insulto non era da intendersi a sfondo razziale, pur ammettendo le proprie responsabilità. La squadra ha cambiato il calcio con il rugby mettendosi agli ordini di Casellato per lavorare su touche, mischia, passaggi e partitella al tocco, fra pacche sulle spalle e risate generali, prima del terzo tempo con tè, biscotti e vino.

«È giusto così, avevo accettato la squalifica senza avere nulla da obiettare visto che non ero dalla parte della ragione. Anzi, mi dispiace per il mio comportamento, perché usare certe parole non fa parte del mio carattere e del mio modo di essere» – ha dichiarato il mister accusato di razzismo al termine dell’allenamento, davanti ai media locali.

Lo spiacevole episodio che ha portato alla squalifica risale durante un derby di coppa europea, per il Continental Shield, contro il Petrarca Padova, partita particolarmente sentita in una zona del Veneto dove la palla ovale è “religione”. Casellato si era preso un cartellino rosso dopo un tafferuglio a bordo campo con il mediano di mischia avversario di nazionalità samoana. L’insulto era stato udito dall’assistente dell’arbitro e poi menzionato nel referto di gara, e per questo il mister era stato squalificato per otto settimane, rischiandone 52. Casellato potrà tornare ad allenare la sua squadra nella partita del 18 marzo.

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