Quest’anno, l’attesissimo quanto temuto esame di maturità vede la partecipazione di 526.317 candidati, di cui 512.530 interni e 13.787 esterni. Un lieve calo rispetto agli anni precedenti: nel 2023, erano oltre 536 mila gli studenti coinvolti nelle prove, mentre nel 2022 gli iscritti erano 565.630: il massimo storico toccato finora. Ma come si sono evoluti questi numeri dal 1925 al 2024? Analizzando i dati sui candidati alla maturità nel corso degli anni, possiamo osservare come i cambiamenti demografici e culturali abbiano influenzato la partecipazione studentesca in Italia.
Dai primi del Novecento alla seconda guerra mondiale
Nel 1925, appena 20.570 studenti si presentarono agli esami di maturità. Questo numero rifletteva un’epoca in cui l’istruzione superiore era appannaggio di pochi. Nel 1932, i candidati furono 19.654, mostrando una lieve flessione. Tuttavia, nel 1937, con 37.001 candidati, si cominciava a intravedere una tendenza alla crescita, sebbene lenta, dell’accesso all’istruzione.
Il boom economico e l’espansione dell’istruzione
Gli anni ’50 e ’60 segnarono un periodo di rapida espansione economica e sociale in Italia. Nel 1952, i candidati erano già saliti a 63.666, e nel 1962 il numero triplicò a 160.233. Questo aumento rifletteva l’industrializzazione del Paese e la crescente importanza dell’istruzione nella società italiana.
Gli anni ’70 e ’80: il consolidamento dell’istruzione superiore
Negli anni ’70 e ’80, il numero di candidati agli esami di maturità continuò a crescere, anche se più lentamente. Nel 1972, erano 327.416, e nel 1982 il numero aumentò a 370.703. Questo periodo vide l’Italia consolidarsi come una società dove l’istruzione superiore divenne sempre più accessibile e valorizzata.
La stabilità degli anni ’90 e 2000
Dal 1992 al 2010, il numero di candidati agli esami di maturità si mantenne relativamente stabile, oscillando tra i 480mila e i 500mila studenti. Ad esempio, nel 1992 i candidati erano 481.672, mentre nel 2002 furono 463.499. Nel 2010, il numero si aggirava intorno ai 500.000. Questa stabilità rifletteva un equilibrio raggiunto nel sistema educativo italiano, con un’alta partecipazione ma senza grandi variazioni annuali.
In tempi più recenti…
Negli anni più recenti, il numero di candidati ha mostrato alcune fluttuazioni. Nel 2017, la “carica dei 500mila” segnò un punto di riferimento: da quell’anno in poi, il numero non è più sceso sotto al mezzo milione. Nel 2018, ad esempio, si registrarono 509.307 candidati, con un aumento nel 2019 a 520.263.
L’impatto della pandemia e la ripresa post-Covid
A partire dal 2020 però si è osservata una diminuzione – con 515.000 candidati – influenzata dall’incertezza e dalle difficoltà causate dalla pandemia di COVID-19. Per la prima volta nella storia, l’esame di maturità è consistito in un’unica prova orale, con un massimo di cinque candidati al giorno e nel rispetto di tutte le misure di sicurezza anti-Covid. Dall’anno successivo in poi il numero ha ripreso a salire, con 540.024 candidati nel 2021, 565.630 nel 2022, e 560.932 nel 2023.