India, 23 bambini in ostaggio. La moglie del sequestratore uccisa dalla folla

In India, nella cittadina di Farrukkabad, un uomo ha preso in ostaggio 23 bambini. Dopo una trattativa inutile con la polizia, il sequestratore è stato ucciso, mentre la folla ha picchiato a morte la moglie.

L’uomo, identificato dai media locali come Subhash Batham, era libero su cauzione dopo essere stato arrestato nel 2011 con l’accusa di omicidio. Durante le dieci ore di trattative con la polizia aveva chiesto di far cadere le accuse contro di lui, dichiarandosi innocente e chiedendo un riscatto di 10 milioni di rupie (pari a circa 126 mila euro) per ogni ostaggio. I bambini, 23 in tutto, erano stati invitati a casa di Batham per festeggiare il compleanno della figlia di un anno, anche lei tra gli ostaggi insieme alla madre, la quale non è ancora chiaro se abbia avuto un ruolo nella vicenda oppure no. Tra gli ostaggi, la più piccola aveva appena sei mesi ed è stata liberata dopo sette ore dall’inizio del sequestro. Una volta arrivati a casa di Batham, i bambini sono stati rinchiusi in una stanza fino a quando la polizia non è riuscita a colpire l’uomo, uccidendolo.

«Abbiamo tentato di negoziare con lui, ma era aggressivo, sparava dall’interno della casa, ha anche lanciato ordigni rudimentali. – Ha dichiarato il portavoce della polizia locale, Anand Sharma. – L’assedio è durato tutta la notte ed è finito quando è stato ucciso in una sparatoria».

Dopo quanto accaduto, gli abitanti della cittadina dellUttar Pradesh, si sono riuniti intorno alla casa, prendendo di mira la moglie del sequestratore mentre cercava di fuggire dall’abitazione. Come riporta la BBC, la donna sarebbe stata colpita alla testa con delle pietre e trasportata successivamente in ospedale, dove sarebbe morta poco più tardi.

«C’era paura nel quartiere e nessuno ha dormito. – Ha dichiarato il reporter locale Deepak Kumar Srivastava alla BBC. – Avevano tutti paura per la sicurezza dei propri figli. Batham riteneva i cittadini responsabili del suo arresto per omicidio e voleva vendetta».

Giulia Taviani

24 anni, nasco a Verona, mi sposto a Milano ma sogno Bali. A sei anni ho iniziato a scrivere poesie discutibili, a 20 qualcosa di più serio. Parlo di attualità nel podcast "Mo' To' Spiego" e di vino in "De Buris: Il lusso del tempo". Ho scritto di cinema, viaggi, sport e attualità, anche se sono fortemente attratta da ciò che è nascosto agli occhi di tutti. A maggio 2020 ho pubblicato il mio primo libro "Pieno di Vita"

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