Dieselgate, sentenza storica e primo cliente risarcito da Volkswagen

Una sentenza storica quella decretata dalla Corte federale tedesca di Karlsruhe in merito all’inchiesta Dieselgate. La Corte di giustizia ha condannato la Volkswagen a risarcire il possessore di una Sharan dal motore truccato. 

Prima volta dal 2015 dopo tanti patteggiamenti

Il Dieselgate esplose nel 2015 e travolse il colosso di Wolfsburg. In poche parole, la casa automobilistica aveva montato sulle proprio vetture una centralina «truccata» che falsificava le emissioni. Dallo scoppio dell’inchiesta, Volkswagen si è trovata a patteggiare con più di 240 mila ex clienti.

Lunedì infine è arrivata la sentenza che sa di storico. Volkswagen dovrà risarcire il prezzo d’acquisto dell’auto dell’ex cliente della Sharan «truccata» al netto di un fattore di usura calcolato in base ai chilometri percorsi.

Il proprietario della Sharan aveva inizialmente pagato l’auto usata circa 31.500 euro ma gli era stato riconosciuto un risarcimento di 25.600 euro condizionato dai 20mila chilometri già segnati sul cruscotto. L’uomo ha fatto poi ricorso e la sentenza di Karlsruhe ha riconfermato il verdetto della corte regionale ma resta comunque storica perché riconosce al più alto livello giudiziario un risarcimento a un ex cliente «truffato» dalle emissioni manipolate.

«È la prima volta che la più alta corte civile crea una certezza per milioni di consumatori nella disputa sulle manipolazioni dei motori diesel». Così ha dichiarato Claus Goldenstein, l’avvocato difensore dei diritti dei proprietari di Volkswagen davanti al tribunale di Karlsruhe.

E ora la casa automobilistica trema, sia per la situazione non semplice del mercato delle autovetture, nettamente e drasticamente in calo in questo periodo di Covid-19. Sia, perché come la stessa Volkswagen sostiene, sono più di 60 mila le sentenze ancora in corso per la questione Dieselgate

Roberto Balestracci

24 anni, quasi 25. Laureato in Scienze della Comunicazione, coltivo da sempre la passione per lo sport e per le sue emozioni. Interista, porto la Maremma nel cuore. Ma non solo. Il diploma in violino al conservatorio di Siena mi permette di collegare due mondi, sport e musica, apparentemente lontani

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