Nella lotta alla disinformazione sul coronavirus Twitter introduce le etichette per i post che contengono informazioni contestate o ingannevoli. Il messaggio di avviso sotto ai tweet conterrà un link di rimando a una pagina curata dal social network o da fonti ritenute affidabili.
L’uso delle etichette era già stato sperimentato da Twitter per segnalare dei video manipolati, una procedura sempre più in vigore sul web. Alcune clip infatti vengono tagliate appositamente per alterare il messaggio finale e la loro velocità di riproduzione viene accelerata o diminuita, delle modifiche spesso impercettibili per l’occhio umano che rischiano di trarre in inganno gli utenti. I video in questione vengono contrassegnati con l’etichetta ”manipulated media”.
Una sorte toccata anche a una clip retwittata da Donald Trump un paio di mesi fa. In quel caso il Presidente degli Stati Uniti aveva condiviso un video di Dan Scavino in cui sembrava che Joe Biden gli fornisse un involontario endorsement. Ovviamente non era così e la clip era appositamente tagliata.
Le etichette non faranno distinzioni
Yoel Roth, responsabile dell’integrità di Twitter, ha dichiarato che le etichette non faranno distinzioni e interverranno su qualsiasi cinguettio contenente «informazioni fuorvianti che rientrano nei parametri fissati dalla policy del social network». In alcuni casi poi il social pubblicherà anche un avviso che oscurerà il tweet considerato ingannevole e ritenuto in conflitto con le linee guida delle autorità sanitarie. Gli utenti avranno comunque la possibilità di scegliere se leggere o meno il tweet.
L’introduzione delle etichette sarà dunque un ulteriore passo in avanti di Twitter nella lotta alla disinformazione anche se Roth ha riconosciuto che comunque non saranno in grado di verificare tutti i post con informazioni incomplete o controverse sul Covid-19.
I contenuti sospetti saranno comunque suddivisi in tre categorie principali che porteranno a interventi diversi da parte della piattaforma. Le informazioni controverse saranno infatti catalogate come fuorvianti, contestate o non verificate. Nel primo caso saranno incluse tutte le dichiarazioni o affermazioni ritenute false o distorte da parte di esperti in materia. Quelle contestate invece saranno tutte quelle reputate non credibili o la cui fonte sia sconosciuta. Nelle informazioni non verificate infine verrano inserite tutte quelle notizie che al momento della condivisione non sono state ancora verificate e che potrebbero quindi essere sia vere che false.
Ciascuna delle tre categorie sarà divisa in due livelli di ‘gravità’, moderato e severo. Le informazioni fuorvianti di grado severo saranno immediatamente rimosse.
Le etichette potranno essere applicate in futuro anche per altri argomenti
Twitter si impegna introdurre, se necessario, nuove etichette per fornire maggiori informazioni su voci e affermazioni non verificate anche su altri argomenti. Un processo avviato dalla piattaforma e da altri social network già all’inizio di quest’anno in previsioni delle elezioni presidenziali americane di novembre, per evitare che interferenze o fake news possano alterare le varie campagne elettorali.
«Servire la conversazione pubblica rimane la nostra missione generale e continueremo a lavorare per costruire strumenti e offrire supporto in modo che le persone possano trovare informazioni credibili e autentiche anche su Twitter» si legge nel comunicato scritto a quattro mani da Yoel Roth e Nick Pickles, direttore delle politiche aziendali della piattaforma.
The information you see on Twitter should be accurate and reliable. That's why we're expanding our use of Tweet labels and warnings to address misleading information. Here’s more on how and when we decide to use them: https://t.co/XolohhJ5qf
— Support (@Support) May 11, 2020