Alberobello, niente Tari per chi adotta un cane randagio

Il Consiglio comunale di Alberobello ha deciso che chi adotta un cane randagio non pagherà più la Tari, la tassa sui rifiuti. Il progetto è sperimentale e parte da quest’anno.

Quando entra in vigore il provvedimento?

L’agevolazione entrerà in vigore dopo l’approvazione del regolamento che disciplinerà la procedura di adozione. Ma è già possibile adottare un cane dal canile municipale per poi avvalersi dell’esenzione. L’amministrazione di Francesco De Carlo ha stabilito il nuovo regolamento proprio in questo periodo. In estate, infatti,  aumenta l’abbandono degli animali domestici. Questa scelta vuole incentivare e premiare l’impegno in favore degli animali.

Il progetto pilota

Non è il primo provvedimento che Palazzo di Città adotta in favore degli animali. Qualche settimana fa Alberobello ha aderito alla Rete felina di Puglia per registrare la presenza numerica dei gatti liberi e delle colonie feline sul territorio della capitale dei trulli in modo tale da avere un quadro della situazione precisa e intervenire nel migliore dei modi. Un progetto pilota per censire i gatti presenti sul territorio e gestirli nel rispetto della normativa attualmente in vigore.

Altri comuni

Alberobello non è il primo comune che decide di muoversi in favore degli animali domestici: nel 2026, per esempio, l’amministrazione comunale di Bisceglie aveva introdotto degli sconti fino a un massimo di 5.000 euro sulle tasse comunali per chi decideva di adottare un cane. A Taranto, invece, il Comune ha regalato un percorso con un educatore a chi adottava un animale. L’iniziativa è legata sia alla volontà di incentivare le adozioni ma anche a quella di contrastare il fenomeno degli abbandoni attraverso un percorso di consapevolezza sulle esigenze degli animali.

La Tari in Italia

La decisione da parte del Comune di Alberobello riguardo l’esenzione della Tari per chi adotta un cane randagio, arriva in un momento storico in cui la tassa sui rifiuti sta aumentando sempre di più nel nostro Paese. Sulla base della ricognizione della Uil la Tari in Italia ha raggiunto quota 325 euro all’anno nel 2022, con un incremento del 3,7% rispetto all’anno precedente. L’aumento è ancora più sensibile se si prende in considerazione l’ultimo quinquennio: dal 2018 è aumentata del 7.7%. Tra i comuni d’Italia con le tariffe più alte per i rifiuti, Pisa occupa la prima posizione, a seguire, Brindisi, Genova, Benevento, Messina e Catania.

Il provvedimento dell’amministrazione della città dei trulli vuole anche offrire una maggiore disponibilità economica alle famiglie. Risparmiando i soldi della tassa, potranno contare su maggiori risorse per i nuovi compagni di vita a quattro zampe.

Gabriella Siciliano

Sono pugliese e ho 28 anni. Un percorso non lineare mi ha condotta fino al giornalismo. Le esperienze che ho fatto mi permettono di vedere le cose da diverse prospettive e scrivere mi dà la possibilità di esprimere il mio punto di vista, trovare la mia dimensione. Amo tutto quello che riguarda gli esseri umani e mi piacerebbe, attraverso il mio lavoro, semplicemente essere felice. Se poi, lungo la strada, riuscirò anche ad aiutare qualcuno, sarà ancora meglio.

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