Le favole calcistiche d’Europa: Leverkusen e Girona sognano

Circondario di Heidenheim, sabato sera, 81º minuto di gioco. Amine Adli si smarca tra due difensori, salta il portiere e insacca. Un gol, quello del momentaneo 2-0, che ha permesso al Bayer Leverkusen di blindare il primo postoin classifica. Un obiettivo – il Meisterschale – mai raggiunto in centovent’anni di storia, tanto da rendere le Aspirine l’unico club nella storia ad aver raggiunto una finale di Champions League senza aver mai vinto il titolo nazionale. Quest’anno, però, il palmares del “Neverkusen” potrebbe cambiare.

La squadra guidata da Xabi Alonso sta ottenendo risultati record, e con 28 vittorie e 4 pareggi nelle ultime 32 partite è ora a otto lunghezze di vantaggio sul Bayern Monaco. Numeri ancora più impressionanti se si pensa che, prima dell’arrivo dell’allenatore spagnolo, il Bayer 04 era penultimo con soli cinque punti. Nessuna magia, solo una grande campagna acquisti estiva. Fra prestiti (Josip Stanisic del Bayern Monaco), parametri zero (Alejandro Grimaldo del Benfica) e acquisti mirati (Nathan Tella del Southampton, Jonas Hofmann del Borussia Mönchengladbach e Victor Boniface dall’Union Saint-Gilloise), l’11 ideale per il 3-4-2-1 di Xabi ha preso forma.

I giocatori del Bayer Leverkusen festeggiano

Una tattica vincente, che sta fruttando risultati al di fuori di ogni aspettativa: capolista solitaria in Bundesliga, favorita in Coppa di Germania e dominatrice del girone di Europa League, il Leverkusen ora punta al tripletino.

DALLA RETROCESSIONE ALLA CHAMPIONS: IL SOGNO GIRONA

Un sogno, quello del Bayer, che trova un corrispettivo in tutti i maggiori campionati europei. Nella Liga spagnola la squadra rivelazione dell’anno è il Girona, che si sta facendo spazio tra le grandi. Dopo la sconfitta contro il Bilbao è attualmente seconda, dietro solo al Real Madrid, probabilmente troppo forte per chiunque. Una posizione che dovrebbe far sperare i catalani, visto anche il precedente del Lens. Nel 2023, infatti, al secondo posto della Ligue1 francese trovavamo un club promosso in prima divisione da appena tre anni e che, dopo un ventennio, ha nuovamente raggiunto la Champions.

Nato negli anni Trenta del ‘900, fino al 2017 il Girona non aveva mai giocato nella massima serie spagnola. All’esordio ha chiuso al decimo posto, in una stagione dove il club si è trovato sotto il controllo di una nuova proprietà: il City Football Group, l’holding che possiede anche Manchester City e Palermo. Poi la retrocessione, quasi a ricordare quale sia il destino più o meno ineluttabile dei club minori.

Il Girona esulta per il gol

Ma il Girona non si arrende. I risultati arrivano, con il club che viene nuovamente promosso in Primera División dopo la vittoria dei play-off contro Eibar e Tenerife. Qui un altro decimo posto, che da pattern avrebbe dovuto precedere la retrocessione. E invece è in questo momento che per i catalani inizia il sogno: 25 partite disputate, 56 punti in classifica, 68% di vittorie. Risultati da big europea, nonostante l’assenza di grandi nomi in rosa e il budget contenuto per il mercato. Dietro al grande Girona, infatti, ci sono ingredienti semplici ma lavorati con idee innovative.

BOLOGNA, L’AD FENUCCI SOGNA: «POSSIAMO LOTTARE PER LA CHAMPIONS»

Stessa ricetta del Bologna di Thiago Motta, che trascinato dal bomber Joshua Zirkzee, si trova attualmente al quarto posto in classifica (pari punti con l’Atalanta), in piena zona Champions.

L’ultima apparizione europea dei rossoblù risale al 2003, quando disputarono la Coppa Intertoto (unica coppa europea vinta dal club). A distanza di vent’anni l’Europa non è mai stata così vicina e i tifosi emiliani possono e “devono” sognare, come sta facendo l’amministratore delegato Claudio Fenucci. «Stiamo lottando per un obiettivo importante. Ci sono diversi temi che ci portano ad avere fiducia, fattori che rendono possibile l’inseguimento del sogno di qualificarci nella massima competizione europea. Abbiamo le carte in regola per giocarcela fino alla fine», ha dichiarato dopo la presentazione del nuovo attaccante rossoblù Jens Odgaard.

L’allenatore Thiago Motta si congratula con Lucumi

Club come il Leverkusen, il Girona e il Bologna stanno dimostrando come anche gli “underdog”, le squadre partite a fari spenti, fuori dal cono di luce dei pronostici favorevoli e delle campagne acquisti milionarie, possano ambire a traguardi straordinari. La speranza è, naturalmente, emulare l’incredibile cavalcata del Leicester City nel 2016, quando undici giocatori dal valore di appena 26 milioni, con la guida di un allenatore italiano, Claudio Ranieri, conquistarono il titolo di campione d’Inghilterra.

Elena Cecchetto

📍Milano 👩🏼‍🎓Comunicazione, Media e Pubblicità ⚽️ Quando lavoro mi trovi allo stadio, quando non lavoro pure

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