Calcio in lutto, morto Siniša Mihajlović

Si è spento in un ospedale romano all’età di 53 anni Siniša Mihajlović, allenatore ed ex calciatore serbo. Nel luglio 2019 aveva iniziato a combattere una leucemia mieloide acuta, peggiorata a marzo del 2022.

UN GUERRIERO CHE HA PROVATO A REAGIRE

«Ho la leucemia, ma la batterò giocando all’attacco». Durante la conferenza del 13 luglio 2019 Sinisa Mihajlović aveva annunciato di dover iniziare una battaglia con quel male che non è riuscito a sconfiggere. Il 29 ottobre 2019 il trapianto di midollo osseo al Sant’Orsola di Bologna. A marzo del 2022 fu costretto a fare un nuovo ciclo di cure per contrastare la ricomparsa della malattia. «Questa volta per usare un termine calcistico non entrerò in scivolata su un avversario, ma giocherò d’anticipo».  Il 22 novembre gli ultimi campanelli d’allarme e il 16 dicembre l’annuncio della famiglia che ha spento le speranze.

LA CARRIERA DA CALCIATORE

Dotato di un sinistro potente, la sua caratteristica era, oltre al grande agonismo, un’eccezionale bravura sui calci di punizione, con 28 gol che sono un record per la Serie A. Sinisa aveva iniziato la carriera da calciatore in patria. Nel 1990 il grande salto alla Stella Rossa Belgrado dei fenomeni, con cui vinse la Coppa dei Campioni battendo in finale al San Nicola di Bari l’Olympique Marsiglia. Arrivò in Italia nel 1992 firmando con la Roma. Dopo i giallorossi, Sampdoria, Lazio e Inter. Sempre vincendo qualcosa o lasciando  il segno. Il ritiro dall’attività nel 2006. Ha realizzato 69 gol e servito 55 assist in 455 partite.

DA ALLENATORE HA LASCIATO UN SEGNO A BOLOGNA

Iniziò la carriera da tecnico come vice di Mancini all’Inter, per passare poi a quella che sarebbe stata la sua prima e ultima panchina da allenatore, il Bologna. Poi Catania, Fiorentina, Sampdoria, Milan, Torino. All’attivo anche un’esperienza sulla panchina della Serbia tra il 2012 e 2013.

 

Pasquale Febbraro

CLASSE 1998, BRINDISINO TRAPIANTATO A MILANO. IL PRIMO APPROCCIO CON IL GIORNALISMO E' AVVENUTO GRAZIE ALLA RADIO: È STATO AMORE A PRIMA VISTA. SONO UN APPASSIONATO DI SPORT A 360 GRADI, CON UNA SERIA DIPENDENZA DAL CALCIO.

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