Milano-Cortina 2026: varata la “legge Olimpica”

«Il Consiglio dei Ministri ha appena approvato il decreto che servirà a dare una governance per gestire al meglio le olimpiadi invernali nel 2026. Avanti per lavorare al meglio alla sfida che ci attende con Milano-Cortina».

Con queste parole, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà commenta l’approvazione della legge Olimpica, avvenuta nella serata di ieri, attraverso il suo canale Twitter. La norma concerne l’organizzazione dei giochi olimpici invernali Milano-Cortina 2026, oltre che le finali Atp di Torino 2021-2025.

La notizia era attesa per la fine dell’anno: non a caso, il Ministro Vincenzo Spadafora l’aveva preannunciata nella giornata di mercoledì 20 novembre: «Stiamo lavorando alla legge olimpica, spero di poterla portare in Consiglio dei Ministri già per la fine di quest’anno».

«Siamo al lavoro anche sui decreti legislativi della legge delega: stiamo facendo un gran lavoro con un bel team di esperti. La mia idea è quella di arrivare al massimo entro il mese di gennaio ad avere una proposta il più completa possibile su cui confrontarci insieme alle forze politiche, agli altri stakeholders e al mondo delle federazioni sportive. Fermo restando che sarà poi il governo a prendere le decisioni finali ma dopo aver ascoltato tutti».

Dopo diversi rinvii, tra cui l’ultimo il 29 gennaio, il decreto legge è stato dunque approvato. Il presidente del Coni Giovanni Malagò parla di «un altro successo del Paese nel segno del gioco di squadra e nel nome dello sport».

Il decreto istituisce il consiglio olimpico congiunto, che avrà funzioni d’indirizzo generale e di sorveglianza sul programma di realizzazione dei giochi. Riconosce inoltre il comitato organizzatorecostituito sotto forma di Fondazione il 9 dicembre 2019 dal Coni, dal Cip (Comitato italiano paralimpico) e dalle istituzioni coinvolte: le due Regioni Veneto e Lombardia e i Comuni di Cortina e di Milano.

Soddisfatto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, che tuttavia ha ribadito la necessità di procedure più snelle per accelerare i lavori: «Occorre muoversi rapidamente per non arrivare alla scadenza con il fiatone».

Rino Terracciano

giornalista praticante e curatore d'arte. Scrive per Masterx-IULM. Ha lavorato e collaborato con Accademie e Istituzioni museali come Académie de France à Rome, Accademia di Francia in Roma, Villa Medici; Museo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese, Museo Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee Hermann Nitsch, Napoli.

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