Airbnb diventa Plus: un nuovo servizio per chi cerca soggiorni di lusso

Airbnb si “arricchirà” diventando Plus. Case di grandissima qualità, alloggi stupendi, sia che si tratti di un’intera abitazione, sia di una stanza lussuosa. Gli utenti interessati potranno basarsi su recensioni attendibili, verificate personalmente da alcuni esperti, che daranno una valutazione sulla base di requisiti, considerati fondamentali: dallo stile, all’arredamento, alla pulizia, fino agli accessori. Tra le 13 città in cui Airbnb ha già reso attiva l’applicazione Plus, anche le italiane Roma e Milano. L’idea di base è offrire un servizio con più attenzione per il cliente, che cerca maggiori comodità e nessuna sorpresa che possa rovinare il soggiorno. Incertezze e mancanza di standard richiesti hanno allontanato diversi iscritti, che Airbnb desidera riconquistare con il servizio Plus, avvicinando contemporaneamente utenti che desiderano soggiorni di un certo livello. Il servizio nato 10 anni fa, non si limita più alla proposta di strutture economiche come alternativa ai più dispendiosi hotel, ma ha deciso di andare oltre a quella che era l’idea di origine, facendo un salto di qualità.

Airbnb è stata fondata nell’ottobre 2007 a San Francisco da due ventiseienni, Joe Gebbia e Brian Chesky con il nome airbedandbreakfast.com. La loro idea iniziale era quella di riuscire a pagarsi l’affitto a San Francisco e hanno approfittato del tutto esaurito degli hotel durante la fiera del design, mettendo a disposizione qualche materasso nella loro casa e incentivando i clienti con una ricca colazione. L’incontro con il benestante Blecharczyk trasformò la loro idea in un vero e proprio market, con alla base un’azienda da 25 miliardi.

Brian Chesky, uno dei fondatori di Airbnb

«Dieci anni fa non avremmo mai potuto sognare cosa Airbnb sarebbe potuta diventare – ha detto Chesky – e la gente pensava che l’idea di avere degli stranieri in casa tua fosse pazza. Oggi, invece milioni di persone lo fanno ogni notte. Ora vogliamo andare oltre, supportando e espandendo la nostra comunità».

Quella delle prenotazione delle case in affitto è un’attività in continua crescita, che preoccupa i concorrenti. Molte le proteste degli albergatori, secondo i quali spesso la gestione di affitti brevi è un’attività economica a tutti gli effetti, che va dunque disciplinata come tale, non solo per il rischio di evasione fiscale, ma anche come forma di tutela per gli ospiti. Plus sembra essere la risposta pronta di Airbnb per coccolare gli utenti. (g,d)

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