Martedì 23 maggio 2023, Netflix ha annunciato l’introduzione in Italia di nuove misure per limitare la condivisione dell’account al di fuori del nucleo domestico. La piattaforma di streaming ha cominciato a inviare un’e-mail agli abbonati italiani in cui si specifica che l’accesso «è riservato a te e a chi vive con te».
Chi possiede un account può continuare a condividerlo, ma gli «utenti extra» devono pagare un costo aggiuntivo di €4,99 al mese.
Cosa cambia?
Secondo la definizione fornita dalla società statunitense, il nucleo domestico è «l’insieme dei dispositivi connessi a Internet nel luogo principale da cui guardi Netflix». Per verificare quali utenti ne fanno parte, la piattaforma chiede di impostare una «posizione principale»: la televisione collegata al router Wi-Fi di casa. Chi si connette a questa rete appartiene allo stesso nucleo familiare, secondo le nuove regole del sito. E può, quindi, condividere la medesima password senza ulteriori spese.
Se non si guarda Netflix sulla televisione, la piattaforma riconosce automaticamente l’indirizzo IP del dispositivo mobile (smartphone o tablet). Non saranno però raccolti i dati GPS per la geolocalizzazione.
Gli utenti che accedono attraverso una rete (o un indirizzo IP) diversa da quella della posizione principale non sono compresi nel nucleo domestico. Per continuare a vedere i contenuti in streaming, possono trasferire il proprio profilo su un nuovo abbonamento – e, quindi, creare un nuovo nucleo familiare – oppure acquistare un utente extra al costo mensile di €4,99.
Questo non significa che bisogna pagare di più quando si è in viaggio. In questo caso, si può continuare a guardare film e serie sui dispositivi personali o accedendo da una nuova televisione.
Gli abbonamenti che permettono di acquistare utenti extra sono i piani Standard e Premium, che consentono di aggiungere rispettivamente 1 o 2 slot.
A rischio la qualità dei prodotti
Le ragioni di questo cambiamento risiedono nella crescente concorrenza nel settore dell’intrattenimento. «Siamo consapevoli che sono disponibili numerose opzioni – scrive Netflix – per questo motivo continuiamo a fare investimenti importanti per offrirti sempre nuovi film e serie TV». Investimenti che, secondo le stime della società, sono compromessi a causa degli oltre 100 milioni di famiglie che condividono un account.
Il gigante dello streaming ha sperimentato nuove strategie per arginare il problema, soprattutto dopo la perdita di 970mila abbonati nel secondo trimestre del 2022. Il banco di prova sono stati i Paesi dell’America Latina, individuati da Ampere Analysis come la minor fonte di guadagno della società. In caso di insuccesso dell’esperimento, Netflix non avrebbe rischiato di rimetterci troppi utenti.
A febbraio, Netflix ha introdotto le stesse misure per limitare la condivisione dell’account in Canada, Nuova Zelanda, Portogallo e Spagna.