Brescia, 19enne incastrato nel tornio muore sotto gli occhi del padre

È morto a soli 19 anni mentre lavorava nell’azienda di famiglia. La vittima è Luca Lecci, operaio della ditta Elettrotecnica Lg di Rovato, in provincia di Brescia, specializzata nella riparazione e riavvolgimento di macchine elettriche e motori. Ha perso la vita nella notte di mercoledì dopo essere rimasto incastrato con una manica del maglione nel tornio, che non si è fermato trascinandolo.
Il padre, Fontano Lecci, ha assistito impotente all’incidente senza riuscire a fermare il macchinario. Nonostante l’arrivo immediato dei soccorsi, la corsa in eliambulanza all’ospedale Civile di Brescia è stata inutile.
Ancora incidenti mortali sul lavoro, dopo la tragedia nell’azienda Lamina di Milano, in cui tre operai hanno perso la vita per una valvola rotta che ha favorito la fuoriuscita di azoto e la conseguente inalazione mortale. Adesso si aggiunge il quarto, Giancarlo Barbieri uomo di fiducia dei titolari, oramai in pensione e rimasto in ditta a collaborare per formare un giovane collega.
«Dopo l’ennesima morte sul lavoro abbiamo chiesto di ampliare le ore di sciopero nelle aziende della zona di Rovato dove è morto l’operaio di 19 anni». Ad annunciarlo il segretario della Fiom di Brescia Francesco Bertoli alla vigilia di una manifestazione che si terrà domani a Milano.
«In una settimana abbiamo avuto l’operaio gravemente ustionato a Calvisano, e ora il decesso del 19enne. Tutti dobbiamo fare di più per garantire più sicurezza sul lavoro – ha detto Bertoli aggiungendo – I datori di lavoro devono mettere più risorse, più forza lavoro e fare più formazione, ma anche noi come sindacato non possiamo sottrarci e migliorare nel rapporto con i lavoratori». Il sindaco ha già proclamato il lutto cittadino. (gd)

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