Codice della Strada: stretta su alcol e droga

Il Consiglio dei Ministri ha dato via libera al disegno di legge per il nuovo codice della strada. In conferenza stampa, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini ha spiegato che l’obiettivo è «rendere le strade più sicure, proteggere gli utenti più deboli, come i ciclisti e i motociclisti, e razionalizzare la giungla normativa nonché dare regole per la nuova mobilità». La riforma punta a introdurre pene più severe sull’uso dei cellulari al volante e la positività ad alcol e droghe. Salvini aveva annunciato la linea della tolleranza zero dopo il caso TheBorderline.

La sospensione della patente

Il nuovo codice della strada prevede la sospensione della patente per tutti quei comportamenti che generano statisticamente alta incidentalità. La sospensione va da 7 a 15 giorni, a seconda del numero di punti posseduti, per chi viene fermato alla guida con il cellulare in mano. I giorni raddoppiano se si è causato un incidente. Per chi risulta positivo ad alcol e droghe, la sospensione è di tre anni. Gli ubriachi recidivi avranno inoltre l’obbligo di installare l’alcolock: un dispositivo che non fa mettere in moto l’auto se rileva un tasso alcolemico superiore allo zero. Davanti a infrazioni gravi e ripetute, può essere contemplata la revoca definitiva della patente. «Se ti stronchi di canne, bevi in discoteca e poi guidi, oppure sniffi e vieni trovato tramite i controlli, tu la patente non la vedi più», sintetizza Salvini.

Il miglioramento della micromobilità

La riforma mette mano anche alla micromobilità. Per i monopattini elettrici «ci sarà l’obbligo di casco e assicurazione, ci sarà un limite di velocità e non sarà possibile usarli fuori dai confini urbani». Secondo il ministro, non ci sarà invece «nessuna incombenza in più per i ciclisti, anzi si sta studiando una distanza di sicurezza sotto le quali non è possibile superare le bici». Ulteriori strette riguarderanno gli strumenti di rilevazione della velocità («piazzare gli autovelox per fare cassa non sarà più possibile») e i neopatentati, che non potranno guidare auto di grossa cilindrata per tre anni dal conseguimento della patente. «Queste norme non hanno un nemico – precisa Salvini – sono amiche della sicurezza e della salute pubblica». Prima di entrare in vigore, il disegno di legge dovrà passare dal Parlamento: «L’obiettivo è che il nuovo codice della strada sia norma entro l’autunno».

Incidenti stradali: prima causa di morte tra i giovani

Come riporta Pagella Politica, gli incidenti stradali sono la prima causa di morte nella fascia di età tra i 15 e i 29 anni. Secondo i dati dell’Istat, nel 2019 hanno perso la vita in Italia 2.542 giovani: 650 (circa il 25% del totale) a causa di “accidenti di trasporto”, una categoria che non include solo i decessi in auto, ma anche quelli su altri mezzi come le imbarcazioni. Al secondo posto c’erano i tumori con 404 morti (16%) e al terzo i suicidi con 216 (8,5%). I numeri sono scesi nel 2020, complice le restrizioni della pandemia da Covid, ma gli incidenti sono rimasti la prima causa di morte tra i giovani: 447 (circa il 19%) su 2.307.

Stefano Gigliotti

Calabrese. Appassionato di musica, cinema, seguo con molto interesse anche la politica e gli esteri. Mi piace approfondire e non fermarmi alla superficie delle cose. Sono fondamentalmente un sognatore. Il giornalismo mi aiuta ogni tanto a fare ritorno alla vita reale.

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