Re Carlo e la malattia: perché Camilla non sarà reggente

camilla e carlo

Re Carlo III ha il cancro. Lo ha annunciato Buckingham Palace con un comunicato ufficiale. In poche righe la Royal Family ha informato il mondo della malattia di Sua Maestà. Il tutto è spiegato con estrema trasparenza: la malattia scoperta per caso, le cure mediche già iniziate e la positività del Re nell’affrontare la situazione. Ma come mai la famiglia regnate inglese, notoriamente sobria e riservata, ha deciso di comunicare un fatto così personale al mondo? Una scelta dettata dall’impossibilità di nascondere la malattia o la volontà di trasmettere un messaggio?

La trasparenza della Royal Family

Probabilmente, la risposta è un insieme delle due opzioni. Re Carlo e la sua Regina consorte, sono da tempo figure centrali nella lotta contro i tumori e nella sensibilizzazione alla prevenzione. E coloro che hanno a cuore questo tema sanno quanto è importante essere limpidi nei confronti della malattia. Parlare del cancro, raccontare la propria storia e farsi portavoce delle storie degli altri, sono capisaldi fondamentali per evitare la stigmatizzazione della malattia.

Con circa tre milioni di persone colpite dal cancro residenti in Gran Bretagna, il Paese ha accolto con empatia e gratitudine questa apertura. E in migliaia hanno espresso la loro solidarietà nei confronti di un Re che, con difficoltà, sta cercando di prendere il posto della defunta Regina Elisabetta nel cuore dei sudditi.

L’Associazione Macmillan Cancer Support, uno dei più grandi enti di beneficenza britannici che fornisce sostegno finanziario alle persone affette da cancro, di cui Re Carlo è patrono dal 1997, ha commentato su X: «I nostri pensieri sono con Sua Maestà il Re e la sua famiglia». Anche la Cancer Research UK, la più grande organizzazione indipendente di ricerca sul cancro al mondo, ha mandato un messaggio di solidarietà al regnante.

Tra tutti i messaggi di supporto, però, quello della professoressa Pat Price, fondatrice della campagna Catch Up with Cancer, colpisce nel segno. «L’apertura del Re riguardo alla sua battaglia contro il cancro è un potente promemoria del fatto che una persona su due potrebbe affrontare il cancro ad un certo punto della sua vita». Che possa essere proprio questo lo scopo della comunicazione del Palazzo Reale? Empatizzare con il popolo e continuare una battaglia contro il cancro di cui Re Carlo si è curato per anni.

I rumors dietro alla malattia del Re

Tuttavia, quando un personaggio pubblico annuncia una malattia le speculazioni sono dietro l’angolo. I tabloid, infatti, non hanno impiegato molto tempo a immaginare l’abdicazione di Sua Maestà a favore del figlio William, prossimo nella linea di successione. Per ora, però, nessun scenario del genere è stato ipotizzato ufficialmente. Nonostante ciò, se Re Carlo dovesse morire, cosa succederebbe alla Regina Consorte?

Quando Re Giorgio VI morì nel 1952, la figlia, l’amata Regina Elisabetta II, acquisì il titolo. E, in questo caso, per non far confusione, la vedova del regnante prese il nome di Regina Madre. Ma non è ciò che accadrebbe nel caso di Re Carlo e Camilla. Non essendo la madre di William ed Harry, figli del primo matrimonio del Re con Diana Spencer, Camilla diventerebbe Queen Dowager. La Regina Vedova, quindi, manterrebbe un ruolo nella Royal Family. Ma il titolo di Regina passerebbe a Kate Middleton.

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Camilla Shand, Regina Consorte del Regno Unito
L’agenda del Re e il volto della monarchia

Rifacendosi al comunicato ufficiale, inoltre, nessun dettaglio è stato rivelato per quanto riguarda la natura del tumore e il suo collocamento. Ma se da una parte la Royal Family ha mantenuto il riserbo, dall’altro lato è stato necessario far riferimento all’agenda di Re Carlo.

Infatti, anche se è vero che il cancro può colpire tutti indistintamente dalla posizione sociale ed economica, nel calendario di Sua Maestà la malattia ha delle conseguenze importanti. Per questo motivo, Buckingham Palace ha sottolineato che gli impegni che richiedono un contatto con il pubblico, perlopiù esteri, saranno posposti. Invece, per quanto riguarda gli affari statali e le pratiche burocratiche ufficiali, Re Carlo manterrà l’impegno e continuerà il loro svolgimento come al solito.

Se questo sarà effettivamente possibile lo si capirà nei prossimi mesi, in cui nuovi dettagli potrebbero essere rivelati. Cos’è sicuro, però, è che la casata reale inglese sta tentando di mostrarsi solida e compatta in un momento difficile per la Famiglia, ma anche per il Paese dove il consenso alla monarchia è calato del 50%.

Vittoria Giulia Fassola

Classe 2001. Ligure e anche un po' francese. Laureata in International Relations and Global Affairs, all'Università Cattolica di Milano. Mi interesso di politica estera e di tutto ciò che penso valga la pena di raccontare. Il mio obiettivo? Diventare giornalista televisiva.

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