Presidio contro la propaganda russa davanti alla libreria di estrema destra

La protesta contro la propaganda russa davanti a una libreria di estrema destra a Milano

Una manifestazione «contro la disinformazione e la propaganda russa». Nella serata di domenica 14 gennaio, all’angolo tra via Eustachi e via Maiocchi, a Milano, si è tenuto un presidio pacifico a favore del popolo ucraino.

Organizzato dall’associazione UaMi (Ucraini Milano) e da +Europa, l’evento si è svolto a poche centinaia di metri dallo Spazio Ritter, libreria di estrema destra che ospitava una conferenza su Darya Dugina, la figlia dell’ideologo di Putin Aleksandr Dugin, moderata dall’editore di estrema destra Maurizio Murelli e da Rainaldo Graziani, figlio del fondatore di Ordine Nuovo.

 

Pronta la risposta di contrasto alla disinformazione dei circa 300 manifestanti all’esterno della libreria, supportata anche da Italia Viva, Azione e Radicali Italiani. Tra i presenti, Benedetto Della Vedova (+Europa), Ivan Scalfarotto (Iv), Mariastella Gelmini (Azione). E anche Lia Quartapelle (Pd) e Igor Boni, presidente dei Radicali Italiani.

Per Della Vedova l’astensione del Pd è “incomprensibile”

Intervistato da MasterX, il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova ha commentato polemicamente l’ambiguità parlamentare dei dem sull’invio di armi in Ucraina. «Non voglio infierire, dico che la mozione presentata dal Pd era di sostegno alla causa ucraina con ogni mezzo».

 

E poi ha aggiunto: «È incomprensibile che si siano astenuti sulla mozione dei Cinque Stelle che, al di là dei pezzi che c’erano o non c’erano, era una risoluzione per sospendere gli aiuti all’Ucraina».

Unica voce del Pd alla manifestazione di domenica è stata quella di Lia Quartapelle. La deputata ha preso le distanze dalla posizione ufficiale del proprio gruppo. E ha rimarcato l’importanza di non smettere di sostenere l’Ucraina invasa: «Quante volte abbiamo sentito ‘sono passati due anni, bisognerà iniziare una mediazione’. Ecco, questo fastidio, questa fatica in realtà è ciò che fa piacere a loro».

Igor Boni: i milioni di rubli in Italia e «l’errore clamoroso» del Pd

A margine del presidio, Igor Boni, Presidente dei Radicali Italiani, ha dichiarato a MasterX che non si possono ignorare le mosse propagandistiche russe in tutta Europa e, soprattutto, in Italia, che vengono finanziate con «milioni di rubli» provenienti direttamente da Mosca.

 

La guerra, così come la propaganda, si muove anche nello spazio dell’informazione. Partecipare al presidio è fondamentale per «segnalare che anche chi oggi sostiene massacri, uccisioni, torture e invasioni di Stati totalitari contro stati democratici, potrà avere il diritto di dirlo. Ma c’è il dovere degli Stati democratici di contrastare questa propaganda. Perché ne va della nostra libertà».

Boni ha poi proseguito commentando la spaccatura interna al Pd sulla mozione di invio di armi all’Ucraina. Il presidente ha definito la scelta dei dem «un errore clamoroso». Dopo quasi due anni di guerra è importante non concedere spazio a nessuna ambiguità.

«Il Pd con quel voto, fatto magari per calcoli politicisti per le alleanze future, ha contribuito all’allargamento di una crepa che esiste già nella nostra società e commesso un errore politico molto grave», ha concluso.

A cura di Ettore Saladini e Alessandro Dowlatshahi

Alessandro Dowlatshahi

Classe 1998, ho conseguito la Laurea Magistrale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Milano, chiudendo il mio percorso accademico con un lavoro di ricerca tesi a Santiago del Cile. Le mie radici si dividono tra l’Iran e l’Italia; il tronco si sta elevando nella periferia meneghina; seguo con una penna in mano il diramarsi delle fronde, alla ricerca di tracce umane in giro per il mondo.

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