Mercoledì 14 febbraio è San Valentino, la festa dell’amore e degli innamorati. L’origine di questa festività, celebrata in buona parte del mondo, risale al 496. Anno in cui Papa Gelasio I dà vita alla festa in sostituzione dei Lupercalia in onore del dio Fauno. Il nome attribuito alla festa fa riferimento al martire cristiano Valentino di Terni.
Le origini
Nell’antica Roma i Lupercalia sono giornate di festa. Servi e padroni si scambiano di ruolo con lo scopo di attivare un processo di rinascita e, in più, rimettere in atto il caos primigenio. Durante i festeggiamenti si svolgono anche alcune pratiche di buon auspicio per la fertilità delle donne. Queste ultime, per strada, vengono sottoposte alle frustate che gruppi di uomini nudi infliggono loro con delle fascine di rami strette da spaghi. I colpi, secondo la tradizione, servono a benedire e a far aumentare la fertilità delle donne. Proprio per la violenza che caratterizza queste pratiche, nel tardo Impero Romano, Papa Gelasio le abolisce. In sostituzione dà vita alla festa dedicata all’amore (senza riferimenti alla fertilità o alla sessualità) che tutti conosciamo.
L’associazione al santo
Il santo attribuito alla festa dell’amore è, per l’appunto, San Valentino, giustiziato nel 273 colpevole di aver celebrato il matrimonio tra la cristiana Serapia, gravemente malata, e il legionario romano Sabino. Entrambi muoiono durante la benedizione di Valentino e, l’associazione alla festività, è avvenuta poi in un secondo momento.
San Valentino nel mondo
Stati Uniti: biglietti d’affetto
Secondo alcuni dati, gli americani spendono 20 miliardi di dollari ogni anno in concomitanza alla ricorrenza degli innamorati. Caramelle, biglietti, cioccolatini, fiori e gioielli sono i prodotti più acquistati per celebrare la festa dell’amore. Quest’ultima, nel paese, non viene festeggiata solo da coppie sentimentalmente unite ma, anche da genitori, amici e studenti che si scambiano biglietti e cartoline contenenti parole di amicizia, affetto e apprezzamento.
Giappone: praline donate dalle donne
I giapponesi festeggiano San Valentino in maniera originale rispetto a molti altri paesi. Qui le origini della celebrazione risalgono alla fioritura di San Valentino, all’indomani della seconda guerra mondiale, quando i produttori di dolciumi ebbero l’idea di rendere il 14 febbraio il giorno in cui le donne distribuivano i cioccolatini. Oggi è ancora così. Ogni 14 febbraio dell’anno le cittadine giapponesi offrono cioccolatini e praline in segno di affetto, amicizia o, addirittura, rispetto professionale. La tradizione è dettata da codici ben precisi. Ci sono ad esempio i “giri-choko”, i cioccolatini d’obbligo riservati ai colleghi e ai capi e i cioccolatini “homni-choko” di alta qualità donati in segno di “vero amore”
Corea: i cioccolatini donati dalle donne
In Corea la festa viene celebrata come in Giappone. Le donne quindi il 14 febbraio si prodigano a donare cioccolatini ai propri cari e alle persone importanti che fanno parte della loro vita. Nel paese però si celebra anche il Singles Day, il 14 aprile. La giornata è stata ribattezzata “Black Day”, in quanto i coreani single si riuniscono per consumare insieme dei noodles neri.
Filippine: baci in spiaggia e matrimoni gratuiti
Come in gran parte del mondo fiori e cioccolatini sono d’obbligo durante la giornata dedicata all’amore e agli innamorati. Ma, l’evento più famoso nelle Filippine per San Valentino è “Dovapalooza”. Per l’occasione migliaia di coppie si incontrano sulle rive della baia di Manila e, a mezzanotte, tutte insieme, si baciano mantenendo le labbra unite per diversi secondi. Nel paese San Valentino rappresenta, inoltre, l’occasione per molte coppie di sposarsi gratuitamente approfittando dei cosiddetti “matrimoni di massa” organizzati da chiese e agenzie governative.
Thailandia: matrimoni fortunati
Per i thailandesi San Valentino rappresenta una festa molto importante. Nel paese infatti, molte coppie decidono di sposarsi proprio il 14 febbraio, giorno ritenuto fortunato secondo i thailandesi. A Bangkok è presente un vero e proprio quartiere dell’amore, denominato Bang-Rak. Qui molte coppie, in occasione della festa, sfilano insieme per festeggiare. Anche i single festeggiano recandosi al tempio per pregare Trimurati di trovare l’amore.
Cina: ghirlande di fiori
San Valentino in Cina si celebra il settimo giorno del settimo mese del calendario lunare cinese. La festività è conosciuta come Qixi Festival “Serata del Festival dei Sette” e si basa sulla leggenda romantica di Zhinu e Niulang. Quest’ultima racconta che le donne in ogni casa, single, sposine o novelle, escono nel cortile per appendere una ghirlanda di fiori. Fanno quindi un’offerta composta da frutta, fiori, tè e polvere di riso alla fata e a suo marito.
Vietnam: la gara di baci
In occasione della festa dell’amore, la città di Hai Phong, in Vietnam, ha organizzato la gara di baci più lunga. Ogni anno circa un centinaio di persone si riuniscono al Palazzo della Cultura e dell’Amicizia di Viet-Tiep. “Ngay Gan Tinh Nhan” è invece una celebrazione recente che vuole che siano gli uomini a offrire alla propria amata un mazzo di rose.
India: festeggiamenti in famiglia
Secondo la tradizione, la festività è da passare insieme alle proprie famiglie. Soltanto le generazioni di indiani più giovani celebrano la ricorrenza partendo per una vacanza di coppia. Questo perché San Valentino è considerato come un momento conviviale da trascorrere con le persone che si amano.
Danimarca: lettere e giochi
I danesi festeggiano San Valentino a Pasqua, e non il 14 febbraio. La festa viene celebrata sotto forma di gioco, si tratta del Gaekkebrev (le lettere buone). Nel gioco le persone che desiderano scrivere una lettera d’amore alla persona amata, si firmano in maniera criptica. Chi riceve il biglietto deve indovinare il mittente e, se lo trova, riceve un uovo di Pasqua.
Italia: rose, cioccolatini e cene fuori
Gli italiani, popolo di romantici, festeggiano San Valentino a suon di mazzi di rose rosse, cioccolatini e cene fuori. I dati, per questo 14 febbraio 2024, secondo le stime della Fipe-Confcommercio (Federazione italiana pubblici esercizi) parlano di 5 milioni e mezzo di italiani a cena fuori, per una spesa media di 53 euro a persona e un ammontare complessivo di 290 milioni. Fotografando una crescita del 7.4% rispetto al 2023.