Fenomeno Vasco: fan accampati a San Siro con incassi da 5 mln a concerto

Oggi, giovedì 20 giungo, è prevista l’ultima data del tour milanese di Vasco Rossi. La serata conclusiva di sette appuntamenti (07, 08, 11, 12, 15, 19 e 20 giugno), tutti da subito sold-out per la “star del Rock” italiana. E mentre i residenti del quartiere San Siro si lamentano di musica alta e rumori, i fan più accaniti del Blasco piantano le tende fuori dallo stadio per assicurarsi un posto in prima fila nel parterre.

Il tour 2024

I sette concerti di San Siro in questo 2024, che porteranno a 36 le sue presenze totali nello stadio milanese, stanno dimostrando una volta di più che Vasco è l‘unica rockstar italiana in grado di riempire gli stadi ogni anno e di avere un reale impatto economico sull’industria musicale.

Dodici gli appuntamenti totali: a Bibione la data zero – quella di “prova”, gratuita e aperta al pubblico – poi il record di San Siro e infine quattro concerti allo stadio San Nicola di Bari. Ogni serata a Milano ha accolto circa 60.000 spettatori, con prezzi dei biglietti che variano dai 46 euro per il terzo anello – dove Vasco si vede solo con il binocolo – ai 97,75 euro per il prato.

I numeri del Blasco

Con un incasso stimato di 5 milioni di euro per ogni concerto, gli spettacoli del Blasco valgono quanto una partita di Champions League dell’Inter o del Milan. Questo paragone non è casuale: il rocker di Zocca, ormai settantaduenne, ha una base di fan che si avvicina a quella dei tifosi calcistici. Ricordando le sei date di San Siro nel 2019, si può dire che soltanto a Milano Vasco Rossi abbia avuto 2 milioni e mezzo di spettatori paganti.

Nel 2022, poi,  il “Vasco Live” con le sue 11 date ha generato un fatturato di 46 milioni di euro, creando un indotto stimato dal Sole 24 Ore in 165 milioni di euro. Un dato che non stupisce se si pensa Vasco Rossi, da solo, rappresenta il 10% delle vendite di biglietti per concerti di musica leggera in Italia, superando anche le grandi stelle internazionali in termini di impatto economico. Considerando l’indotto, è realistico pensare che il suo peso sul totale della musica live in Italia si avvicini al 30%.

L’amore per il rocker e i fan accampati fuori da San Siro

Che Vasco Rossi proponga anche canzoni recenti è un altro discorso, ma la scaletta di queste ultime date dimostra che i suoi concerti sono ormai messe cantate: impossibile che ce ne sia uno senza Bollicine, Sally, Vita spericolata, C’è chi dice no, Siamo solo noi, Rewind, Gli spari sopra e senza la superclassica chiusura con Albachiara. Brani che hanno scritto la storia del Rock italiano e che ancora oggi, dopo quarant’anni, attirano folle di fan innamorati delle strofe introspettive del “re del Rock”. Gli stessi che hanno trascorso le scorse notti dormendo in alcune tende posizionate fuori dall’impianto sportivo di piazza Moratti.

 

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Le immagini sono state pubblicate da Vasco stesso sul suo profilo Instagram, in occasione della prima data milanese: «Ci vediamo stasera per la prima delle 7 date a San Siro. Sono arrivato per restare. – Le sue parole – San Siro per me è casa. Con sette concerti di fila, quest’anno è la mia residenza per 20 giorni. Al Meazza, non essendoci la pista intorno al prato, li hai tutti lì, sessantamila che ti circondano e ti abbracciano. Un effetto di calore incredibile. E vi vedo tutti. Evviva».

Valentina Cappelli

Giornalista praticante e dottoressa in Giurisprudenza presso l'Università Cattolica di Milano. Aspirante giornalista televisiva, mi appassionano le tematiche di cronaca giudiziaria, politica, cultura e spettacolo.

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