Cipe, 1 miliardo per la reindustrializzazione e contro le delocalizzazioni

Il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) ha deliberato lo stanziamento di oltre un miliardo di euro contro le delocalizzazioni e a favore delle reindustrializzazioni. Un impegno economico voluto dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda che da Palazzo Chigi ha parlato di «una politica industriale di protezione per i lavoratori e le aziende spiazzate da innovazione e globalizzazione». Il caso Embraco, con centinaia di licenziamenti annunciati in Piemonte, è soltanto l’ultimo che ha coinvolto il sistema produttivo italiano.

Nell’ultima riunione prima delle elezioni del 4 marzo, il Cipe ha preso decisioni anche su cultura e turismo. Nel complesso, sono 740 milioni di euro da investire in offerta culturale per i territori attraverso 59 interventi in tutta Italia. Di questa fetta di risorse, 350 milioni sono stati destinati ai centri storici di Napoli, Palermo, Cosenza e Taranto; 32 milioni andranno a Ostia antica e 20 al litorale domizio. Sul capitolo turismo sostenibile, il Cipe ha messo a disposizione 55 milioni.

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha sottolineato l’importanza degli investimenti deliberati dal Cipe «con attenzione particolare alle Regioni meridionali». Dal Comitato arrivano poi 900 milioni di euro per la sicurezza su strade e ferrovie, con particolare attenzione  alle infrastrutture esistenti. Per le ferrovie le risorse messe a disposizione interesseranno interventi di miglioramento sulle linee regionali.

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