Matteo Salvini e la Nutella, fine di un amore

In nome del sovranismo, oltre ogni confine. Che si tratti di cittadini o degli ingredienti di un prodotto dolciario poco conta, l’importante è che la precedenza venga data a tutto ciò che è italiano.

Il Matteo Salvini dalla provocazione facile, stavolta, l’ha fatta davvero grossa: dal palco di un comizio a Ravenna ha attaccato nientemeno che sua maestà la Nutella. Il web si è immediatamente scatenato a suon di meme sui social.

Sì, perché il  leader della Lega non aveva mai nascosto di avere un debole per il prodotto di punta dell’ azienda Ferrero. Ma, accantonati gli auguri di Santo Stefano mentre mangiava proprio una fetta di pane e Nutella e dimenticando di aver invitato gli avversari politici a concedersi un cucchiaino per “addolcirsi”, rinnega il passato e dice basta alla sua passione per cioccolato e nocciola.

La motivazione è semplice: pare infatti che tra gli ingredienti ci siano nocciole di origine turca e non italiana. Quanto basta, insomma. per porre fine a una love story culinaria e far preferire al leader della Lega – come lui stesso ammette – «pane e sardine».

Benedetta Piscitelli

Mi interessano le persone, le loro storie, l’attualità raccontare fatti per creare opinioni. Dubito spesso e non mi accontento mai della prima versione dei fatti: per molti è un difetto, io provo a farne una professione. Vivo on-line frequentando gli ambienti social ma preferisco il giornalismo retrò, quello attivo tra la gente. Laureata in Scienze della Comunicazione, sono diventata giornalista pubblicista a Napoli, dove ho fatto la vera gavetta nell’emittente regionale Canale21. Qui ho imparato prima a chiudere un servizio, poi a fare collegamenti in diretta e infine a condurre il telegiornale. Dal 2018 collaboro con l’edizione casertana de Il Mattino. Attualmente sono praticante presso la Scuola di giornalismo IULM di Milano.

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