Nel 2024 la radio, il mass media più antico che ancora oggi utilizziamo e amiamo, compie i suoi primi cento anni. Almeno in Italia, dove le trasmissioni sono iniziate nel 1924.
Ma non è solo il mezzo a festeggiare la cifra tonda. Anche l’inventore della radiotrasmissione, il bolognese Guglielmo Marconi, spegne un numero tondissimo di candeline: 150.
Per questo doppio anniversario siamo andati al Museo Nazionale di Scienza e Tecnologia “Leonardo Da Vinci” di Milano. Qui, da molti anni, è aperta un’esposizione dedicata alle telecomunicazioni, che conserva decine di oggetti legati anche all’evoluzione della radio.
Ricevitori, telegrafi, strumentazione tecnica, trasmettitori. E ancora, prototipi dello stesso Marconi, repliche di apparecchi antichissimi e molto altro.
Ma c’è spazio anche per il gioco, il coinvolgimento del pubblico. Perché la radio non funziona con la fantasia. Si basa su fenomeni fisici replicabili da chiunque. Per questo, il Museo mette a disposizione esperimenti e macchinari con cui il visitatore può meglio immergersi nel mondo della radiofonia.