Vasco Rossi e Federica Panicucci vittime della truffa dei diamanti

Vasco Rossi

Truffa dei diamanti, tra le vittime c’è anche Vasco Rossi. Questo risulta dall’inchiesta della procura di Milano che ha portato la guardia di finanza ad eseguire un sequestro preventivo di circa 700 milioni di euro, anche a carico di cinque banche. Il cantante avrebbe investito 2,5 milioni di euro in diamanti. Nell’elenco dei raggirati ci sarebbe anche l’industriale Diana Bracco.

Sarebbe stato Banco Bpm a proporre a Vasco Rossi l’acquisto di alcuni diamanti. La rockstar avrebbe pagato con tre bonifici il 20 luglio 2009, il 22 marzo di un anno dopo e il 24 ottobre 2011. Avrebbe versato rispettivamente 1,043 milioni di euro, 520mila euro e poco più di un milione. I diamanti sarebbero stati acquistati attraverso la società Idb. E’ quanto emerge dagli atti dell’inchiesta della Procura di Milano.

GLI INDAGATI

Risultano indagate per la legge sulla reponsabilità amministrativa degli enti anche cinque banche: Banco Bpm, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps e Banca Aletti. Il decreto di sequestro preventivo, è stato eseguito nell’ambito di un’inchiesta aperta da diverso tempo che riguarda fatti risalenti al lasso di tempo tra il 2012 e il 2016. Il sequestro è stato eseguito a carico di 7 indagati e di 7 enti coinvolti, ossia le cinque banche e due società Intermarket Diamond Business SpA (IDB) e Diamond Private Investment SpA (DPI), per l’ipotesi di reato di truffa aggravata e autoriciclaggio.

I RAGGIRATI

Non solo Vasco Rossi tra i clienti vip raggirati: nella lista anche la conduttrice tv Federica Panicucci e la ex showgirl Simona Tagli. La Tagli avrebbe fatto un investimento da 29mila euro, mentre la conduttrice Mediaset uno da almeno 54mila. Gli investigatori hanno ricostruito le posizioni di circa un centinaio di truffati, ma i raggiri sarebbero stati compiuti nei confronti di tanti altri.

LE ACCUSE

Nell’inchiesta è contestato anche il reato di corruzione tra privati. Secondo l’accusa, le due società avrebbero fatto comprare diamanti ad investitori e risparmiatori, gonfiando così ai loro occhi il valore dei preziosi, anche attraverso false quotazioni sui giornali. Le banche indagate, sempre secondo le indagini, sarebbero state consapevoli del meccanismo. Gli istituti di credito, secondo gli inquirenti, avrebbero avuto un ruolo fondamentale di intermediazione tra società e clienti. in totale, gli investitori hanno ricostruito le posizioni di un centinaio di clienti raggirati. Il sequestro per l’ipotesi di truffa è di 149 milioni per IDB, 165 milioni per DPI, 83,8 milioni per Banco Bpm e Banca Aletti, 32 milioni per Unicredit, 11 milioni per Intesa Sanpaolo e 35,5 milioni per Mps. Per l’ipotesi di autoriciclaggio, il sequestro è da 179 milioni per IDB e 88 milioni per DPI.

Indagato anche il direttore generale di Banco Bpm Maurizio Faroni. A lui vengono contestate le accuse di concorso in truffa, autoriciclaggio e ostacolo all’esercizio delle funzioni di vigilanza. Nell’indagine sono coinvolti anche altri dirigenti della banca, oltre a responsabili di IDB e DPI.

LE DICHIARAZIONI DI CODACONS

«Le banche e le società coinvolte nella truffa dei diamanti dovranno rimborsare fino all’ultimo centesimo i cittadini che avevano investito i propri soldi nell’acquisto delle pietre preziose» fa sapere Codacons, che scende in campo a tutela degli investitori. «Le singole responsabilità saranno accertate dalla magistratura, ma tutti coloro che hanno investito i propri risparmi in diamanti devono avere indietro quanto pagato. Se non avverrà, sarà inevitabile una pioggia di azioni legali. Il Codacons se ne farà promotore in tutta Italia». L’associazione consumatori chiede oggi un incontro con gli istituti di credito coinvolti nella vicenda al fine di studiare i meccanismi di rimborso in favore degli investitori.

 

 

Gabriella Mazzeo

24 anni, giornalista praticante. Attualmente scrivo per MasterX, prossimamente scriverò per qualsiasi testata troverete in edicola. Per ora intaso il vostro internet, fra diversi anni forse anche le vostre tv. Nel dubbio, teniamoci in contatto

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