Fedez vs Meloni, cosa c’è di vero nelle parole del rapper

Dopo la denuncia dell’Antitrust per pratica commerciale scorretta a carico delle società di Chiara Ferragni e Balocco, l’influencer da quasi 30 milioni di followers su Instagram ha ricevuto una sanzione da 1 milione di euro. A questo si aggiunge l’intervento della Premier Giorgia Meloni, che sul palco di Atreju 2023 ha invitato i giovani a non prendere gli influencer come modello.

«I veri influencer non sono quelli che fanno soldi a palate promuovendo panettoni facendo credere che si farà beneficenza, ma il cui prezzo servirà solo a pagare cachet milionari», ha dichiarato la Presidente del Consiglio. Sulla vicenda è intervenuto suo marito Fedez, in un recente video postato sui social che è diventato presto virale.

Covid, la raccolta fondi per i posti letto in terapia intensiva

Il primo tema toccato da Fedez è quello dei posti letto creati in terapia intensiva durante la pandemia. «Io e mia moglie abbiamo fatto una raccolta fondi di 4 milioni di euro e abbiamo costruito una terapia intensiva da 150 posti letto in 10 giorni. Sapete il governo e la Regione Lombardia quanto hanno speso per costruire la stessa terapia intensiva con gli stessi posti letto entrata in funzione una miriade di mesi dopo? 10 milioni», ha affermato il rapper.

Il riferimento è alla raccolta fondi lanciata a marzo 2020 attraverso la piattaforma di crowdfunding GoFundMe. La campagna, promossa dal cantante insieme a Chiara Ferragni, ha raggiunto la cifra record di quasi 4,5 milioni di euro. Grazie alle donazioni, in pochi giorni sono stati creati 14 posti letto all’ospedale San Raffaele, all’interno di una delle due tensostrutture allestite nel campus universitario e dotate di tecnologie avanzate per assistere i malati più gravi. 

La seconda struttura, realizzata pochi giorni dopo, ne ospitava altri 10. Se si considerano anche quelli ricavati all’interno dell’ospedale, il numero di posti letto complessivamente aggiunti saliva a 60. Spazi che hanno permesso di salvare delle vite, ma che sono ben lontani dai 150 posti letto menzionati da Fedez nel suo sfogo sui social.

Il mancato sostegno ai lavoratori dello spettacolo

Nel suo discorso, Fedez ha anche fatto riferimento alle mancanze del governo nel sostegno economico ai lavoratori del mondo dello spettacolo. In particolare, il rapper si è riferito alla pandemia da Covid-19, durante la quale il governo non avrebbe dato – secondo lui – un aiuto adeguato alla categoria: «Ai tempi, il Ministero dei Beni Culturali ha raccolto mezzo milione di euro, mentre io da solo ho raggiunto la cifra di tre milioni di euro in dieci giorni».

Nel suo attacco alla premier, infine, Fedez ha rivendicato l’aiuto concreto che avrebbe dato alle famiglie. Aiuto che, secondo lui, sarebbe stato possibile solo grazie all’intervento di un’organizzazione benefica: «In un anno, grazie anche alle raccolte fondi, ho raccolto una cifra di 7 milioni di euro, che ho distribuito personalmente alle famiglie insieme al CESVI». 

La risposta del Ministero dei Beni Culturali

Il Ministero dei Beni culturali, tuttavia, ha smentito le parole dell’artista, pubblicando una nota ufficiale diverse ore dopo la pubblicazione delle sue stories:

In riferimento alle dichiarazioni del cantante Fedez, secondo cui, durante la pandemia, il Ministero della Cultura, fino a marzo 2021 denominato Mibact, avrebbe raccolto in favore dei lavoratori dello spettacolo ‘mezzo milione di euro’ , la Direzione generale Spettacolo del MiC precisa in una nota che, nel triennio pandemico 2020/2022, sono stati complessivamente erogati, a favore del settore, oltre 95 milioni di euro direttamente ai lavoratori e più di 260 milioni alle imprese per un totale complessivo superiore ai 355 milioni di euro. 

Ritardi nel decreto attuativo per il bonus psicologico

Nel suo discorso su Instagram, Fedez ha citato anche il tema del bonus psicologo. Stando alle parole del cantante, sarebbe da gennaio di quest’anno che il governo deve preparare «dei decreti attuativi sul bonus psicologo, e per farli ci sono volute 300mila persone che hanno firmato una petizione». Petizione che, prosegue il rapper, sarebbe servita a sbloccare i fondi.

A inizio novembre, la Fondazione Fedez aveva lanciato una campagna online per «chiedere al governo di inserire in agenda il tema della salute mentale». In meno di 48 ore sono state raccolte 300mila firme, con l’obiettivo di garantire un accesso alle cure psicologiche attraverso il Sistema sanitario nazionale.

Dopo l’annuncio della fondazione, il ministro della Salute Orazio Schillaci è intervenuto tramite il capo di Gabinetto, confermando che il decreto attuativo sarebbe stato varato nei giorni successivi. La firma, necessaria per erogare le risorse, è arrivata due settimane dopo, il 23 novembre, sbloccando i fondi e mettendo in moto la procedura per richiedere il bonus.

L’attacco di Giorgia Meloni a Roberto Saviano

Fedez e Chiara Ferragni, tuttavia, non sono stati gli unici personaggi pubblici ad essere coinvolti nel discorso di Giorgia Meloni. Anche Roberto Saviano, noto giornalista e autore di Gomorra, è stato accusato di aver guadagnato “sfruttando” il racconto della camorra. La Premier, in particolare, ha definito quelle delle forze dell’ordine «storie che nessuno racconta, forse perché i camorristi fanno vendere molto di più».

Lo scrittore ha risposto alla Presidente del Consiglio attraverso un post pubblicato sul suo profilo Instagram. «Meloni dice che a parlare dei camorristi si guadagna, ma non ci sono vantaggi a occuparsi di camorra. Lo sa bene il governo che ha cancellato la trasmissione Insider che avevo già registrato».

Saviano, da tempo al centro degli attacchi di Meloni, l’ha accusata di essersi scagliata contro di lui per non prendersi le sue responsabilità:

Ogni anno Meloni mi cita perché ogni anno ha necessità di trovare un bersaglio contro cui riversare rabbia. Il suo augurio di Natale arriva in ritardo, però. Perché ‘scrivere di mafia per arricchirsi’ è un vecchio adagio che viene detto da quarant’anni.

Sara Leombruno

Nata e cresciuta a Napoli, prediligo scrivere di cronaca e spettacolo. Amo le storie e percepire emozioni in chi me le racconta.

No Comments Yet

Leave a Reply