Malattia misteriosa in Congo: scatta l’allarme epidemia

Decine di decessi in due settimane. È questo il resoconto della malattia sconosciuta che sta mietendo vittime nella zona rurale di Panzi nella Repubblica Democratica del Congo. La situazione è caotica e le autorità hanno invitato alla massima attenzione.

Un’influenza misteriosa

Panzi è una regione remota nella provincia di Kwango di difficile accesso e con tassi di povertà e malnutrizione tra i più alti in Africa. Le infrastrutture sanitarie sono quasi inesistenti, la popolazione vive in una situazione di precarietà e quotidianamente manca l’accesso all’acqua potabile e ai medicinali. Dall’analisi dei primi dati disponibili, l’influenza si manifesterebbe con febbre alta, mal di testa e tosse.

Secondo Apollinaire Yumba, ministro della salute locale, tra i sintomi risulterebbe anche l’anemia, ovvero la riduzione di globuli rossi ed emoglobina nel sangue. Ciò porterebbe di conseguenza carenze respiratorie, infatti i centri sanitari riportano un’alta percentuale di vittime che hanno accusato difficoltà all’apparato polmonare. Inoltre, il virus colpirebbe in misura maggiore i più piccoli: circa il 40% dei casi sono bambini al di sotto dei cinque anni.

Le analisi in corso

Sulla malattia l’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, sta ancora indagando. Sul luogo sono già arrivate squadre di intervento, inviate dal Centro operativo per le emergenze sanitarie pubbliche (Cousp) e dall’Istituto nazionale di sanità pubblica (Nsp) del Congo. Lo scopo è, innanzitutto, prelevare campioni da analizzare in laboratorio per comprendere al meglio la malattia, conducendo indagini sul campo.

Non appena i risultati delle analisi saranno disponibili, dichiara il Nsp in un rapporto, «verranno comunicati e saranno dati aggiornamenti periodici alla popolazione». Per il momento, esorta il ministro Yumba: «L’ingresso e l’uscita da questa zona sanitaria devono essere limitati, dobbiamo evitare di salutarci stringendoci la mano, lavarci le mani regolarmente».

«Un vaso di Pandora per i virus»
Un bambino che ha contratto mpox riceve le cure in un ospedale

Nei mesi scorsi, il Congo è stato colpito da un’altra influenza, il Mpox, malattia virale causata dal virus del vaiolo delle scimmie. L’epidemia ha causato in poco tempo circa 1000 morti. «Il Paese – afferma l’infettivologo Matteo Bassetti, intervenendo sulla patologia – è un vaso di Pandora per virus, problemi batteriologici e parassitologici».

Il pessimo sistema sanitario, l’affollamento delle città e le condizioni di vita inadeguate rappresentano, quindi, un ambiente favorevole allo sprigionamento di virus. Conclude Bassetti: «Qualunque tipo di nuova infezione lì trova un terreno molto fertile».

A cura di Michela De Marchi Giusto

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