La Cina ha censurato alcune scene di “Friends” con riferimenti LGBTQ+

Xi Jinping Censura Friends

Alcune piattaforme di streaming cinesi hanno censurato delle scene della serie tv Friends che contenevano riferimenti a tematiche LGBTQ+. 

CNN riporta che i fan cinesi della serie hanno usato l’hashtag #FriendsCensored sul social media Weibo per denunciare questo atto di censura. L’hashtag ha ricevuto 54 milioni di visualizzazioni prima di essere eliminato a sua volta. Sono diverse le piattaforme di streaming coinvolte, come Sohu, iQiyi, Bilibili, Tencent e Youku.

Il New York Times ha messo in fila le principali scene oggetto di censura: a spiccare è quella in cui Ross spiega ai propri genitori che sta divorziando perché la moglie ha fatto coming out come lesbica, è incinta e vuole crescere il figlio con la sua compagna. Nella versione cinese, la battuta di Ross è completamente tagliata. E ancora: se nella versione originale una battuta diceva: «Le donne possono avere orgasmi multipli», in quella cinese i sottotitoli scrivono che: «Le donne possono fare pettegolezzi infiniti».

I precedenti della censura cinese

Non è la prima volta che la Cina censura o modifica alcuni contenuti legati a tematiche LGBTQ+. Nella versione cinese del film “Bohemian Rhapsody”, film del 2018 dedicato alla band dei Queen, è infatti assente una scena cruciale in cui Freddie Mercury dichiara alla sua fidanzata di essere gay. 

Questo tipo di censura deriva da un cambio di politica del leader cinese Xi Jinping. A partire dal 2016, infatti, Xi Jinping ha emanato una serie di linee guida riguardanti i media con l’obiettivo di fornire una rappresentazione più tradizionale dei ruoli di genere.

A settembre 2021 fece molto discutere proprio l’appello di Xi Jinping a non ospitare nei talent show degli artisti «dai comportamenti troppo effeminati», che avrebbero influenzato negativamente la morale cinese. 

Social Media Weibo
Il logo del social media cinese Weibo

Ma le linee guida di Xi Jinping non puntano solo ad agire sull’universo LGBTQ+. Mirano infatti anche ad eliminare contenuti «volgari, immorali e malsani» e a vietare tutto ciò che riguarda l’omosessualità, le relazioni extraconiugali, le avventure di una notte e il sesso tra minorenni. Va in questo senso anche il recente atto di censura del film “Fight club”, film del 1999 diretto da David Lynch dove la scena finale, che contiene un messaggio sovversivo, è stata completamente tagliata. Anche in quest’ultimo caso, la popolazione cominciò a discutere della censura sul social media Weibo. 

Valeriano Musiu

Classe 1992. Ho studiato letteratura e cinema, ma nel tempo mi sono appassionato all’ambiente, all’economia circolare e alle questioni di genere. A 24 anni ho seguito Alice nel Paese delle Meraviglie della televisione, lavorando prima nell’intrattenimento e poi nelle news, con in mezzo un’esperienza da copywriter in un’agenzia pubblicitaria. Adesso it’s all about journalism, con la voglia di condividere storie e analizzare i fatti per raccontare il mondo, una parola alla volta.

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