Raffaello ha dipinto il Putto dell’Accademia di San Luca

Adesso è certo: è di Raffaello Sanzio il Putto reggifestone, frammento di affresco donato nel 1834 dall’artista Jean Baptiste all’Accademia Nazionale di San Luca a Roma. A confermare l’autografia dell’opera è un progetto di studio, restauro e valorizzazione finanziato dai Mecenati della Galleria Borghese – Roman Heritage Onlus (associazione presieduta da Maite Bulgari), in occasione del quinto centenario della morte del pittore urbinate (1520).

Al progetto, ideato in occasione della mostra «Raffaello. L’Accademia di San Luca e il mito dell’Urbinate», hanno partecipato Paolo Violini, maestro restauratore del laboratorio di restauro dei Musei Vaticani, Silvia Ginzburg, docente di Storia dell’arte moderna dell’Università degli Studi di Roma Tre, e l’ingegnere nucleare Claudio Falcucci. Del restauro ha fatto parte anche un team del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Università Sapienza di Roma.

Il post dell’Accademia Nazionale di San Luca:

Il dibattito sulla paternità

L’attribuzione «con certezza» a Raffaello Sanzio pone fine al decennale dibattito sulla paternità dell’opera. Il frammento di affresco, infatti, era stato ricondotto al pittore urbinate in assenza di prova scientifica. Nel corso del Novecento, pertanto, alcuni studiosi hanno ipotizzato che si potesse trattare di un falso ottocentesco.

La sala in cui è esposto il Putto regifestone di Raffaello

Solo il recente lavoro di pulitura, con le conseguenti indagini diagnostiche e chimiche, ha consentito di fugare ogni dubbio, spingendo l’associazione presieduta da Maite Bulgari a dichiarare che l’opera è «del tutto compatibile con la tecnica utilizzata da Raffaello nelle sue opere certe».

Il Putto reggifestone, del resto, è «risultato per molti aspetti sovrapponibile a una delle due figure che affiancano il Profeta Isaia realizzato dal Sanzio nel 1513 circa nella chiesa di Sant’Agostino a Roma». Il restauro, inoltre, ha permesso di comprendere perché l’attribuzione sia stata così a lungo controversa: la qualità del frammento di affresco era infatti «pesantemente compromessa nella sua leggibilità dalle alterazioni dei materiali riconducibili al restauro operato negli anni Sessanta del Novecento».

Le altre opere dell’Accademia Nazionale di San Luca

Il Putto reggifestone non è l’unica opera d’arte conservata all’interno dell’Accademia Nazionale di San Luca. Tra i tanti dipinti, meritano di essere ricordati: San Bartolomeo (1555 circa) di Agnolo di Cosimo, detto Bronzino; Roma, il Campo Vaccino nei pressi del Capitolino (1630 circa) di Viviano Codazzi; Autoritratto alla spinetta (1577 circa) di Lavinia Fontana; Atleta trionfante (1813 circa) di Francesco Hayez; Giuditta e Oloferne (1716 circa) di Giovanni Battista Piazzetta; L’Abbondanza coronata dalle Ninfe (prima metà del XVII sec.) di Pieter Paul Rubens; Ritratto di Ippolito Riminaldi (1528 circa) di Tiziano.

Opere esposte all’Accademia Nazionale San Luca:

 

L’Accademia Nazionale di San Luca
Palazzo Carpegna, sede del Museo dell’Accademia Nazionale di San Luca

Ma cos’è l’Accademia Nazionale di San Luca? Si tratta di un’associazione di artisti fondata a Roma nel 1593 da Federico Zuccari: il suo scopo era quello di elevare il lavoro dei suoi membri al di sopra del semplice artigianato. Finita immediatamente sotto il controllo papale, è stata poi intitolata all’evangelista San Luca, protettore di tutti i pittori. Secondo la leggenda, infatti, fu Luca a ritrarre per primo la Vergine Maria.

L’Accademia ha avuto molti membri illustri: nel corso dei secoli è stata diretta da Gian Lorenzo Bernini, da Domenichino e da Antonio Canova. Il suo statuto impone a ogni artista membro di donare un’opera all’istituzione in modo da perpetuare la propria memoria. Le sculture e i dipinti così ricevuti sono stati conservati nel Museo situato all’interno di Palazzo Carpegna, nei pressi della Fontana di Trevi.

Posizione dell’Accademia Nazionale di San Luca:

Luca Carrello

Aspirante giornalista, laureato in giurisprudenza all'Università degli Studi di Pavia. La mia passione: la politica. Adoro leggere (prediligo i grandi classici) e amo il mondo dello sport. Mi trovate spesso sui social.

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