
In una sola partita si sono viste due facce della stessa Italia. Quella impaurita e fragile del primo tempo, travolta dalla Germania, e quella coraggiosa e rabbiosa della ripresa, capace di rimettere in piedi una gara che sembrava ormai compromessa. A Dortmund, gli Azzurri rimontano così da 3-0 a 3-3, ma la reazione non è sufficiente per raggiungere le Final Four di Nations League: in semifinale ci vola la Mánnschaft.
Primo tempo da incubo
A Dortmund la serata degli Azzurri inizia nel peggiore dei modi. Spalletti opta per una difesa a cinque, ma la Germania di Nagelsmann prende subito il controllo del gioco e schiaccia l’Italia nella propria metà campo. La squadra di casa sblocca il risultato con un rigore trasformato da Kimmich, concesso dopo un errore di Maldini e un fallo di Buongiorno su Kleindienst.
Gli Azzurri crollano e subiscono altri due gol nei primi 45 minuti: prima Musiala approfitta di una dormita generale su calcio d’angolo, poi Kleindienst firma il 3-0, punendo una difesa in totale confusione.
Rimonta e polemiche nella ripresa
Dopo l’intervallo, Spalletti cambia e cosi anche gli Azzurri. Politano, Frattesi e Raspadori entrano e portano energia. Moise Kean suona la carica con una doppietta, riaprendo la gara. Poi, nel recupero, Raspadori segna su rigore il 3-3. Ma resta il rimpianto per un altro rigore negato in precedenza su Di Lorenzo, che scatena proteste e polemiche.
Alla fine, il pareggio non basta: è la Germania a festeggiare la qualificazione, mentre l’Italia deve leccarsi le ferite e guardare avanti.
Il fallo su #DiLorenzo in #Germania–#Italia: l’arbitro prima fischia il rigore, poi lo toglie dopo il Var Review https://t.co/VFWa15pR4i
— Corriere dello Sport (@CorSport) March 23, 2025
Testa al Mondiale: il girone dell’Italia
L’eliminazione dalla Nations League definisce il percorso dell’Italia nelle qualificazioni al Mondiale 2026. Gli Azzurri sono stati inseriti nel Gruppo I insieme a Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia. Un girone dove la lotta per il primo posto – che garantisce l’accesso diretto alla fase finale – sarà durissima, soprattutto contro la Norvegia di Erling Haaland. La seconda posizione porterebbe agli spareggi, un incubo già vissuto con Svezia (2017) e Macedonia del Nord (2022).

Il cammino partirà a giugno con la sfida in trasferta contro la Norvegia e si chiuderà a novembre, sempre contro i nordici. Nel mezzo, le sfide con Moldavia, Estonia e Israele. Per gli Azzurri sarà fondamentale evitare altri blackout come quello visto contro la Germania. Perché nel primo tempo di Dortmund, più che una sconfitta, si è vista una squadra che non può permettersi di giocare in quel modo se vuole tornare a un Mondiale dopo due edizioni mancate. L’impresa è ancora possibile, ma servirà un’Italia diversa.
I dettagli del girone I
1ª giornata, 21-22 marzo 2025: riposo
2ª giornata, 24-25 marzo 2025: riposo
3ª giornata, 6 giugno 2025: Norvegia-Italia
4ª giornata, 9 giugno 2025: Italia-Moldavia
5ª giornata, 5 settembre 2025: Italia-Estonia
6ª giornata, 8 settembre 2025: Israele-Italia
7ª giornata, 11 ottobre 2025: Estonia-Italia
8ª giornata, 14 ottobre 2025: Italia-Israele
9ª giornata, 13 novembre 2025: Moldavia-Italia
10ª giornata, 16 novembre 2025: Italia-Norvegia