Nadal infinito: vince il suo quattordicesimo Roland Garros

Domenica Rafa Nadal ha conquistato il suo quattordicesimo Roland Garros, raggiungendo il miglior record assoluto di Slam vinti con 22, due in più di Federer e Djokovic.

Ruud battuto in tre set

A 36 anni il tennista spagnolo si conferma ancora il Re del torneo su terra rossa di Parigi. Nadal ha battuto il norvegese Casper Ruud in tre set con un agevole 6-3, 6-3, 6-0 in 2 ore e 18 minuti di gioco. Sfida condotta fin dall’inizio dal numero cinque della classifica mondiale. Dopo un primo set totalmente dominato, Nadal è inciampato solamente a metà partita quando Ruud, approfittando di un passaggio a vuoto del maiorchino, è andato sul 3-1 nel secondo set. Lo spagnolo si è però ripreso subito, ribaltando il parziale e chiudendo poi la gara nell’ultimo set.

Nadal piglia tutto

Dopo l’Australian Open vinto a gennaio, Nadal si è preso il secondo slam stagionale. Lo slam sarebbe la vittoria di uno dei quattro tornei più importanti dell’anno (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon, US Open). Il tennista di Maiorca ha conquistato il trofeo francese dopo 17 anni dalla sua prima volta. Ora punta al Grande Slam, cioè alla vittoria di tutti e quattro i tornei, sfuggita a Djokovic l’anno scorso a causa dell’esclusione dal torneo australiano. Proprio il tennista serbo proverà a fermare Nadal a Wimbledon, tra il 27 giugno e il 10 luglio. Ora però bisognerà capire come reagirà il piede infortunato a causa della  sindrome di Müller-Weiss, che comporta molti problemi ad un osso chiamato scafoide, che sotto stress perde elasticità e si frammenta.

Nadal: «Non so cosa accadrà in futuro»

«Ringrazio il mio team, la mia famiglia, tutti quelli che sono lì in piedi. E’ incredibile quello che sta succedendo quest’anno, quando ero infortunato mi avete sempre incoraggiato. Mi sarei ritirato da anni senza di voi». Cosi Nadal ha commentato la vittoria del Roland Garros, parlando anche dei problemi fisici che lo costringono a soffrire in ogni partita che fa: «Il momento peggiore è stato dopo la partita con Moutet, non riuscivo a camminare – ha confessato -. Fortunatamente, il mio medico era qui e questo mi ha permesso di giocare sotto infiltrazioni – Non posso continuare a giocare con il piede addormentato, una soluzione deve essere trovata. Mi piacerebbe continuare a competere, quindi la prossima settimana parlerò con diversi medici e valuterò varie opzioni. Riceverò un trattamento e spero che questo mi aiuterà».

Pasquale Febbraro

CLASSE 1998, BRINDISINO TRAPIANTATO A MILANO. IL PRIMO APPROCCIO CON IL GIORNALISMO E' AVVENUTO GRAZIE ALLA RADIO: È STATO AMORE A PRIMA VISTA. SONO UN APPASSIONATO DI SPORT A 360 GRADI, CON UNA SERIA DIPENDENZA DAL CALCIO.

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