Mammapack, la start up che manda “pacchi da giù” all’estero

Romolo Ganzerli e Flavio Nappi sono due giovani italiani che, come tanti altri, vivono all’estero. Uno a Ginevra e l’altro a Parigi, come molti loro coetanei, sentono la mancanza di prodotti tipicamente nostrani che nei supermercati stranieri hanno un costo più elevato. Da qui nasce l’idea di fondare MammaPack, una start up avviata nel 2015 che consegna fuori dall’Italia pacchi con generi alimentari, prodotti per l’igiene personale e per l’infanzia in poco tempo e a prezzi vantaggiosi.

«È un’iniziativa che nasce da una necessità che avevo anche io come italiano all’estero» racconta Flavio da Parigi. «Essendo difficile fare la spesa, perché i prodotti nostrani sono molto cari e quelli locali sarebbero una seconda scelta, io e Romolo abbiamo pensato di digitalizzare il tipico pacco della mamma».

Dopo alcuni anni di perfezionamento del progetto, la prima spedizione è partita il 23 dicembre 2018. Oggi MammaPack lavora a pieno regime in tutta Europa e permette agli acquirenti di ricevere il proprio ordine tra le 48 e le 72 ore. «Il nostro servizio ha una forte concentrazione nel centro Europa. La nostra rete è in grado di raggiungere non solo le grandi città, ma anche i piccoli centri esteri» continua il giovane CEO.

La sede operativa della start up si trova a Napoli, dove un team si occupa del servizio clienti, dell’organizzazione e un social media manager gestisce i profili di MammaPack sulle varie piattaforme. Mentre le spedizioni partono dalla provincia di Salerno.

Ricorrere alla famiglia per ricevere il famoso “pacco da giù” è di fatto molto più complicato. «Richiederebbe tempo per fare la spesa, un confezionamento attento dei prodotti scelti e costi di spedizione poco economici – spiega Nappi – Noi garantiamo un imballaggio corretto per evitare danneggiamenti e prezzi convenienti, grazie all’accordo con le compagnie di trasporti DHL, UPS e GLS».

I clienti di MammaPack hanno profili molto diversi: studenti fuori sede, lavoratori e genitori che si fidano dell’Italia ma non hanno avuto la possibilità di rimanerci. «Quando ricevono l’ordine per loro è un’esplosione di gioia, l’esperienza è un vero e proprio salto nel passato. Hanno grande fiducia in noi perché gli permettiamo di avere prodotti a loro cari. A ogni pacco alleghiamo un gadget: un numero di Topolino degli anni Ottanta/Novanta. Lo scopo è ricordare al cliente un pezzo della sua infanzia e del suo Paese».

Alessia Conzonato

25 anni, dalla Toscana a Milano per seguire la passione del giornalismo. Laureata in Comunicazione, media e pubblicità alla IULM, ora frequento il Master in giornalismo e quindi scrivo per Master X. Sogno di fare inchiesta, ma amo anche il cinema.

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