Slitta l’intesa tra Hamas e Israele raggiunta alle prime ore dell’alba del 23 novembre. Mediato dal Qatar, l’accordo prevedeva lo scambio di 50 ostaggi di Hamas con 150 prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Era inoltre attesa, nella mattinata di oggi, una tregua di quattro giorni dai bombardamenti a Gaza. Ma, secondo il quotidiano israeliano Haaretz, Hamas non avrebbe ancora ratificato l’accordo.
Lo slittamento dei negoziati
Ad oggi, giovedì 23 novembre, ancora nessun cessate il fuoco nella striscia di Gaza. Lo ha riferito una fonte israeliana al quotidiano Haaretz: niente tregua fino a quando non si chiariranno i tempi per l’attuazione dell’accordo. Slitta anche il rilascio dei 50 ostaggi che Hamas avrebbe dovuto rilasciare entro la giornata di oggi. Secondo il quotidiano israeliano, una fonte politica ha riferito che l’organizzazione terroristica non avrebbe ancora presentato la lista delle persone scelte per essere liberate.
Già nella serata di ieri, l’amministrazione Biden aveva dichiarato che le parti stavano ancora elaborando «gli ultimi dettagli logistici dell’accordo». Lo ha detto in una dichiarazione la portavoce del Consiglio di Sicurezza nazionale americano Adrienne Watson. «L’accordo, però, c’è e resta concordato» – rassicura Watson – «le parti stanno elaborando i dettagli logistici finali, in particolare per il primo giorno di implementazione. Crediamo che nulla debba essere lasciato al caso quando gli ostaggi iniziano a tornare a casa».
Quando verrà attuato l’accordo
Il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza comincerà domani, 24 novembre. Anche il trasferimento degli ostaggi avrà luogo domani attraverso il valico di Rafah, secondo quanto annunciato dall’ambasciatore israeliano in Russia. Secondo fonti israeliane «il ritardo non deriva da una rottura dei colloqui». «Le parti stanno elaborando i dettagli logistici finali», ha confermato la Casa Bianca.
Lo aveva già affermato, nella serata di ieri, il consigliere della sicurezza nazionale di Israele, Tzachi Hanegbi, assicurando che «i contatti per il rilascio dei nostri prigionieri procedono e avanzano costantemente».
Anche fonti egiziane hanno confermato che la tregua dovrebbe entrare in vigore domani. «La tregua, con tutte le sue condizioni, entrerà in vigore domani, venerdì”: lo ha dichiarato il capo dell’Ufficio stampa del governo egiziano, Diaa Rashwan, sul sito ufficiale. «Le comunicazioni e le consultazioni egiziane continuano con tutte le parti riguardo alla tregua concordata nella Striscia di Gaza», ha proseguito. Ma rimangono ancora da concordare «le procedure esecutive dettagliate che entrambe le parti dell’accordo dovranno implementare e rispettare».